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Da Bosconero al Cardinal Massaia: la crescita di “Chi è di Scena”

L’associazione nata in un ex teatro di paese assume la gestione del Massaia di Torino: formazione, inclusione e un progetto di rilancio per riportare lo storico spazio culturale al centro della città

I direttori dell'Associazione Culturale " Chi è di scena"

Da sinistra a destra: Gioacchino Inzirillo e Gabriele De Mattheis

Il teatro non è soltanto palcoscenico, scenografie e luci: è un servizio culturale, un punto di riferimento sociale, un luogo accessibile dove l’arte diventa strumento educativo e occasione di partecipazione. Su questa idea si è sviluppata l’associazione “Chi è di Scena”, realtà nata a Bosconero e cresciuta nel tempo fino a compiere, da settembre 2025, un passaggio decisivo: la gestione del Teatro Cardinal Massaia di Torino.

L’esperienza parte dall’ex teatro di Bosconero, trasformato negli anni in una vera e propria casa artistica per bambini, ragazzi e adulti. Un progetto guidato da Gioacchino Inzirillo, direttore artistico, e Gabriele De Mattheis, direttore organizzativo, con l’obiettivo di proporre un luogo inclusivo e professionale dedicato al musical, al teatro, alla musica e al cinema.

‘Chi è di Scena’ nasce nel 2012 con l’intento di promuovere, diffondere e far crescere le discipline del musical”, spiega Inzirillo. “Offriamo ai più piccoli e agli adulti percorsi professionali a ‘chilometri zero’: è possibile formarsi senza essere costretti a spostarsi in città più grandi o affrontare costi elevati”.

Il valore formativo procede di pari passo con quello umano. “Questa deve essere per i ragazzi e le ragazze una realtà sicura, dove potersi esprimere senza pregiudizi”, osserva De Mattheis. “È importante trovare passioni sane da coltivare, in un luogo in cui sentirsi a casa”. Un’impostazione che coinvolge anche gli adulti, ai quali viene offerta la possibilità di mettersi in gioco, migliorare le proprie competenze e riscoprire interessi nuovi a qualsiasi età.

Effetto di luci 

Lo spettacolo al Teatro Cardinal Massaia di Torino 

L'inclusività 

Associazione Culturale  "Chi è di scena "

Artisti di qualsiasi età pronti ad esprimere loro stessi

Un grande spettacolo coinvolgente 

La gestione del Teatro Cardinal Massaia di Torino, in via Sospello 32/C, rappresenta il passo naturale di un percorso costruito negli anni. Nel centenario della sua riapertura, a partire dal settembre 2025, il progetto punta a restituire al Massaia un ruolo centrale nel quartiere e nella città. Le intenzioni sono chiare: un teatro aperto e accessibile, con un’identità riconoscibile, capace di accogliere il pubblico di oggi e di formare quello di domani. È già previsto un piano di rilancio dell’edificio: il piano superiore diventerà l’area dedicata ai corsi professionali e ai laboratori. Per sostenere l’intervento è stata avviata una raccolta fondi sulla piattaforma Rete del Dono, con l’invito a “adottare” una parte del teatro contribuendo alla sua riqualificazione.

Ripercorrendo la storia dell’associazione, emerge una crescita costruita passo dopo passo. Il debutto avviene nel 2012 con “Backstage – Il musical”, realizzato grazie a 250 euro raccolti bussando porta per porta tra le attività di Bosconero. “A pensarci oggi sembra impossibile, ma quel debutto artigianale ci ha mostrato che il teatro non si fa da soli: si fa insieme”, ricorda Inzirillo.

Quindici anni più tardi, la dimensione è completamente diversa. Ad aprile 2026, al Cardinal Massaia, debutterà la produzione “Tutti insieme appassionatamente”, con Giulia Ottonello e Lorenzo Tognocchi. Per il direttore artistico ha un valore particolare: è il primo musical che abbia visto dal vivo, la scintilla da cui tutto è partito. “Ogni tanto ce lo diciamo: i ragazzi del 2012 non l’avrebbero nemmeno immaginato”, aggiunge De Mattheis.

Oggi Chi è di Scena si presenta come una realtà culturale strutturata, capace di coniugare formazione artistica, partecipazione e radicamento territoriale. Non solo un’associazione o una compagnia, ma un progetto che negli anni ha dimostrato come l’arte possa favorire crescita individuale e coesione sociale. Dalla sala di un piccolo paese alla gestione di un teatro storico torinese, il percorso resta lo stesso: offrire spazio, strumenti e opportunità a chi vuole salire sul palco o semplicemente far parte di una comunità culturale viva. Il sipario si è alzato, e la nuova fase è appena iniziata.

Per chi fosse interessato, ci sono le pagine social di Facebook e Instagram dell'Associazione oltre al sito https://chiediscena.torino.it/ 

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