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Borgaro Torinese dice “No”: tre giorni per fermarsi, ascoltare e riflettere

Teatro, piazze e confronto pubblico per la Giornata contro la violenza sulle donne: una comunità presente che sceglie di alzare la voce insieme.

Borgaro Torinese dice “No”: tre giorni per fermarsi, ascoltare e riflettere

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Borgaro Torinese ha costruito un percorso condiviso fatto di voce, presenza e consapevolezza. Tre appuntamenti diversi, ma legati da una stessa volontà: non lasciare che il tema resti un simbolo annuale, ma trasformarlo in un impegno reale e quotidiano.

La rassegna si è aperta sabato 22 novembre al TIB – Teatro Italia Borgaro con lo spettacolo Il boato di un No, un lavoro intenso che unisce teatro e musica, ispirato al libro La mia parola contro la sua della magistrata Paola Di Nicola. Una serata partecipata, che ha offerto al pubblico un momento di riflessione collettiva sul peso, sulla necessità e sulla forza che può avere un “no” pronunciato con coraggio.

La mattina successiva, domenica 23 novembre, due flash mob organizzati dalla Consulta per le Donne Borgaresi hanno portato la cittadinanza nelle strade: prima sul sagrato della chiesa di via Italia, poi in piazza Vittorio Veneto.

Un gesto collettivo per affermare con chiarezza il rifiuto della violenza di genere. Presente l'Amministrazione comunale, anche nella persona del sindaco Claudio Gambino che ha commentato: “A Borgaro si sono svolti due flash mob organizzati dalla Consulta per le Donne Borgaresi, pensati per sensibilizzare la cittadinanza su un tema più che mai urgente. Un grazie a chi ha scelto di esserci: ogni gesto, anche piccolo, contribuisce a costruire una cultura del rispetto e della consapevolezza. La prevenzione parte anche da qui: dalla nostra comunità”.

Il flash mob a Borgaro Torinese 

Il percorso cittadino si è concluso martedì 25 novembre con la tavola rotonda A difesa delle donne, ospitata nella Sala Conferenze di Cascina Nuova. Un incontro promosso dalla Consulta per le Donne Borgaresi che ha riunito rappresentanti delle forze dell’ordine, professionisti del mondo legale e figure impegnate nei centri antiviolenza. Il confronto ha permesso di approfondire strumenti di tutela, percorsi di supporto e il ruolo delle istituzioni nella prevenzione: un dialogo serio e necessario, per comprendere cosa significhi intervenire e come farlo in modo efficace.

Tre giorni che hanno attraversato linguaggi diversi, il teatro, la piazza, il confronto diretto, ma che hanno saputo parlare con un’unica voce. A Borgaro, il “no” alla violenza sulle donne è stato pronunciato insieme, con consapevolezza e responsabilità. Una comunità presente, che sceglie di esserci, sempre.

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