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30 Novembre 2025 - 13:25
Una comunità che si riunisce per custodire un ricordo. È quello che è accaduto sabato 8 novembre a Borgaro Torinese, dove amici, cittadini e membri dell’Associazione Lucani “Orazio Flacco” si sono riuniti per rendere omaggio a Raffaele Terlizzi, scomparso pochi mesi fa e per venticinque anni anima e guida dell’associazione.
Nell’occasione, la città ha scelto di intitolargli un’area verde: un luogo tranquillo, in cui una targa e tre alberi parleranno di lui nel tempo. Un gesto semplice, nato dalla collaborazione tra il gruppo direttivo dell’associazione Lucani di Borgaro e l’Amministrazione comunale, che vuole trasformare il ricordo in presenza, radicandolo nei luoghi quotidiani della comunità.
“Gli alberi donati alla città e la targa che oggi li accompagna sono un segno concreto del legame profondo che Raffaele Terlizzi aveva con Borgaro. Un uomo che, con il suo impegno e la sua gentilezza, è stato una parte essenziale della nostra comunità”, ha dichiarato il sindaco Claudio Gambino.
A parlare di lui, con emozione, anche il consigliere comunale Salvatore Giuseppe Insalaco, collaboratore esterno dell’associazione e caro amico di Terlizzi: “L’Associazione Lucani ‘Orazio Flacco’ è una delle realtà più longeve di Borgaro, ha 25 anni. È nata nel 2000 grazie a Raffaele, che purtroppo ci ha lasciato a luglio, lasciando in tutti noi un grande dolore. Insieme all’Amministrazione abbiamo voluto dedicargli quest’area: una piccola commemorazione, tre alberelli, un simbolo. Chi passerà di lì potrà ricordarlo”.

Borgaro ricorda Raffaele Terlizzi
Insalaco traccia poi un ritratto nitido e affettuoso: “Raffaele era una persona meravigliosa. Sapeva creare aggregazione, organizzare eventi, far nascere occasioni di incontro. Ha costruito questa associazione praticamente da zero: dalla Befana lucana al Carnevale, dalle feste alle gite, come quella ad Alba al Salone del Tartufo. Portava le tradizioni del Mezzogiorno qui, ma era attento anche alla valorizzazione del territorio. Con lui abbiamo realizzato premi letterari, collaborato con la scuola e con la dirigente Lucrezia Russo. Promuoveva cultura, storia e identità con entusiasmo vero”.
Originario di Lavello, in provincia di Potenza, Terlizzi era arrivato in Piemonte oltre mezzo secolo fa. Non aveva mai dimenticato le sue radici, trasformandole anzi in un ponte tra due mondi: quello lucano e quello piemontese. A Borgaro lo ricordano come “l’anima lucana della città”, instancabile promotore di iniziative culturali, fondatore della Federazione dei Lucani in Piemonte, voce autorevole e al tempo stesso discreta.
Oggi il suo nome vive in un angolo verde della città. Tre alberi che cresceranno, una panchina su cui sostare, una targa che ne custodisce l’impegno:
“Il suo modo di operare, fondato sulla valorizzazione delle origini lucane, ha costituito per 25 anni un punto fermo nel favorire l’aggregazione e lo scambio culturale della nostra città”.
Un ricordo che continuerà a germogliare, come gli alberi piantati in suo onore.

La targa e gli alberi piantati in suo onore
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