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Cent’anni dopo lo Smemorato di Collegno: il 2026 riporta alla luce il caso che ha segnato un’epoca

Presentato un calendario con 12 immagini ricavate dagli archivi dell’ex ospedale psichiatrico

Cent’anni dopo lo Smemorato di Collegno

Cent’anni dopo lo Smemorato di Collegno: il 2026 riporta alla luce il caso che ha segnato un’epoca

Nel 2026 ricorrerà il centenario della vicenda dello Smemorato di Collegno, una delle pagine più enigmatiche della storia italiana del Novecento. Il 10 marzo 1926 un uomo senza nome, senza memoria e senza passato veniva ricoverato all’Ospedale Psichiatrico di Collegno: un caso apparentemente clinico che, nel giro di pochi mesi, avrebbe acceso un dibattito nazionale e internazionale, trascinando con sé la giustizia, la medicina, la stampa e l’immaginario collettivo. Da allora la domanda fondamentale – chi fosse quell’uomo – continua a risuonare, trasformandolo negli anni in un simbolo universale dell’identità negata.

Il fascino del caso, fondato su una frattura radicale tra memoria personale e identità civile, ha attraversato un secolo di cultura italiana ispirando opere teatrali, romanzi, saggi e film. Da Luigi Pirandello con “Sono come tu mi vuoi”, al grande successo cinematografico con Totò e Macario, fino al film “Uno scandalo perbene” tratto dal lavoro di Leonardo Sciascia, la vicenda dello Smemorato ha offerto una chiave narrativa potente: cosa resta di una persona quando il suo passato svanisce? E cosa succede quando la società è chiamata a colmare quel vuoto?

Proprio da questa eredità nasce la nuova iniziativa dedicata al centenario. Mercoledì 3 dicembre alle 11.30, nella sede della Città metropolitana di Torino in corso Inghilterra 7 (sala panoramica al 15° piano), verrà presentato un calendario 2026 dedicato allo Smemorato di Collegno, realizzato dal fotografo Michele D’Ottavio. Un lavoro che raccoglie dodici immagini ibride, ottenute dalla rielaborazione della documentazione fotografica conservata presso il Centro di Documentazione sulla Psichiatria dell’ASLTO3, ospitato nell’ex Ospedale Psichiatrico di Collegno, dove è custodita anche la cartella clinica originale del protagonista della vicenda.

La presentazione sarà l’occasione per aprire ufficialmente il percorso di iniziative che accompagnerà il centenario, riportando al centro il contesto storico, i progressi scientifici e il significato culturale di una vicenda che ha lasciato un’impronta profonda nella memoria collettiva. Al tavolo interverranno il vicesindaco della Città metropolitana Jacopo Suppo, il sindaco di Collegno Matteo Cavallone, l’assessora alla cultura Clara Bertolo, il direttore amministrativo dell’ASLTO3 Carlo Conte, la vicepresidente della Cooperativa Il Margine Simonetta Matzuzi, l’amministratore di Sanitalia – Clinica della Memoria Simone Fabiano e naturalmente l’autore del calendario, Michele D’Ottavio.

Ai giornalisti presenti verrà donata una copia dell’opera, pensata non solo come strumento divulgativo, ma come gesto di memoria attiva. Un invito a rileggere il caso dello Smemorato non come un semplice enigma giudiziario, ma come una riflessione più ampia sulla fragilità dell’identità e sul ruolo della comunità nella costruzione della storia individuale.

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