La nuova ciclovia tra La Cassa e Givoletto: il Piemonte investe 500 mila euro

Il Piemonte annuncia l’ennesimo pezzo di futuro, ma stavolta riguarda una strada che non brucia carburante: collega La Cassa e Givoletto, ed è una ciclovia di cinque chilometri che promette sicurezza e continuità lungo la provinciale 181. Un tratto breve, sulla carta. Ma basta guardare i bilanci dei due Comuni per capire che senza l’intervento regionale sarebbe rimasto un disegno sul tavolo. Invece la Regione ha deciso di metterci 500 mila euro, con un decreto firmato dal presidente Alberto Cirio, per trasformare il progetto in cantiere entro il 2026.

La nuova pista è larga 2,50 metri, bidirezionale, separata dal traffico da cordoli in cemento. Non il solito maquillage stradale: questa volta la promessa riguarda una mobilità che cambia la geografia quotidiana, perché lega due comunità che già da anni provano a ragionare insieme nella cornice della Strategia urbana d’area del programma Fesr 2021–2027. Una ciclovia, insomma, che non punta alla retorica green, ma alla concretezza della vita reale: andare al lavoro o a scuola senza rischiare la pelle, trasformare un tratto di provinciale in un percorso pensato per le persone e non solo per i mezzi.

Cirio parla di “leva di qualità della vita e sviluppo locale” e lo fa con il tono di chi vuole mostrare un cambio di passo. L’assessore Marco Gabusi insiste sull’idea di rete: una ciclabile che non è un’isola, ma un segmento dell’asse Pedemontana, quella dorsale che da anni i Comuni dell’area torinese chiedono di completare pezzo dopo pezzo. Dietro le dichiarazioni istituzionali, resta la domanda più semplice: quanto resterà sulla carta e quanto diventerà davvero asfalto?

L’opera dovrebbe chiudersi entro giugno 2028.