AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
12 Ottobre 2025 - 11:53
Chi l’ha detto che la cultura abita solo i centri storici? A Moncalieri hanno deciso di cambiare prospettiva e di farne una bandiera. Con “La periferia fa centro”, il titolo del dossier depositato al Ministero della Cultura entro la scadenza del 25 settembre, la città entra ufficialmente nella corsa a Capitale Italiana della Cultura 2028 insieme ad altre ventidue realtà tra città e Unioni di Comuni.
Più che uno slogan, “La periferia fa centro” è una dichiarazione di intenti: portare la cultura dove si vive ogni giorno, nei quartieri, negli spazi marginali, nei luoghi in cui le relazioni accadono e crescono. Moncalieri propone di trasformare quelle aree spesso considerate “ai bordi” in nodi di incontro, creatività e partecipazione, rimettendo al centro le persone e il tessuto comunitario. È una visione che dialoga con le parole chiave del nostro tempo: inclusione, rigenerazione, prossimità.
Ora la palla passa a una commissione di sette esperti indipendenti provenienti dal mondo dell’arte, della cultura e della valorizzazione del patrimonio, chiamata a valutare i dossier presentati. Il calendario è serrato: entro il 18 dicembre 2025 saranno selezionate dieci città finaliste; entro il 12 marzo 2026 si terranno le audizioni pubbliche; entro il 27 marzo 2026 verrà annunciata la città vincitrice, che riceverà un contributo di un milione di euro per realizzare il programma culturale.
La competizione è nutrita e, soprattutto, rappresentativa dell’Italia nei suoi diversi paesaggi culturali. Tra i 23 candidati figurano realtà come Ancona, Catania, Fiesole, Forlì, Gravina in Puglia, Tarquinia, Vieste e l’Unione dei Comuni della Città Caudina, oltre a Moncalieri per il Piemonte. Un mosaico che condivide un obiettivo comune: usare la cultura come motore di coesione sociale e sviluppo sostenibile, intrecciando comunità, patrimonio e innovazione.
La scommessa moncalierese intercetta una domanda diffusa: la cultura può essere infrastruttura sociale? La risposta, nel progetto, è un sì pratico e misurabile. Non si tratta solo di eventi, ma di processi: riattivare spazi, facilitare la partecipazione, produrre nuove energie relazionali. La cultura come leva che rigenera i luoghi e rafforza i legami, riducendo distanze e disuguaglianze.
Il milione di euro destinato alla vincitrice è un acceleratore importante, ma il punto è un altro: costruire un modello replicabile di città viva, inclusiva e rigenerativa. Moncalieri indica una direzione chiara, mettendo in rete ambizioni civiche e visione culturale. Se “la periferia fa centro”, allora il centro si allarga: e la città intera diventa palcoscenico, laboratorio e casa.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.