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12 Ottobre 2025 - 10:38
Crisi nella maggioranza Careri: si dimette il presidente del consiglio Montalto. Ecco spiegato perché
Nel consiglio comunale del 30 settembre Marco Montalto, presidente del consiglio comunale, ha rassegnato le proprie dimissioni da consigliere. Ha esposto le motivazioni nella comunicazione al consiglio, ora disponibile nel sito del Comune.
Montalto lascia dunque scoperto non solo un posto da consigliere, indebolendo la propria maggioranza di fronte all’opinione pubblica. E di fronte alla minoranza dell’ex sindaco Giovanni Ponchia, che non si lascerà sfuggire l’occasione in consiglio e sui social: “Ecco, siamo alle terze dimissioni, dopo Bianchi e Pellegrino, questa maggioranza traballa…”.
Ma dimettendosi da consigliere, lascia anche scoperto il ruolo di presidente del consiglio, generando il rischio che fra i consiglieri di maggioranza si apra una competizione per prendere il suo posto, che andrebbe anch’essa soggetta a critiche di cittadini e consiglieri di minoranza.
Insomma, con le sue dimissioni Montalto offre alla minoranza l’occasione per fare un bel po’ di chiasso. Allora perché l’ha fatto? E perché, dimettendosi, ha compromesso anche la propria immagine di fronte al suo partito di riferimento, che presumo sia Fratelli d’Italia, e in generale il centrodestra? Se in futuro Montalto continuerà a fare politica, ovunque la faccia (Chivasso? Dove vive e lavora) sarà facile agli avversari additarlo come quello che è “scappato” dopo appena un anno di impegno. Un inaffidabile: non proprio un bel biglietto da visita per un quarantenne che può legittimamente aspirare a farsi ulteriormente strada in politica e nelle amministrazioni locali.
Sono almeno credibili le motivazioni con le quali Montalto ha giustificato le sue dimissioni? Non sembra. Sono troppe le contraddizioni, i punti deboli, le ragioni discutibili.
Per cominciare, Montalto ha dichiarato che si dimette per “dare un ulteriore slancio all’azione politica di questa maggioranza”. Vuol dire che Montalto stesso frenava lo slancio? Che era una zavorra per il sindaco Antonino Careri? Un ostacolo involontario all’azione della giunta? Insomma: “Me ne vado perché così le cose andranno meglio!”. Anche questo non è un buon biglietto di presentazione per il suo possibile futuro politico.
Oltretutto, Montalto se ne va dopo appena un anno. Non è un po’ presto per abbandonare la barca? Salvo inciampi, un consiglio comunale dura cinque anni. Quando ha accettato di fare il presidente del consiglio, sapeva di prendersi un impegno quinquennale. Che “figura” ci fa a mollare dopo appena quindici mesi?
Inoltre, Montalto si attribuisce il merito di aver “cercato di normalizzare i rapporti tra maggioranza ed opposizione, cercando, al contrario di altri, di instaurare un dialogo franco e costruttivo tra tutte le componenti, compreso l’elettorato che sicuramente non ha votato per questa maggioranza… cercando di sanare le crepe che in questi anni si sono insinuate nella nostra Comunità, battendomi per costruire ponti e reciproco rispetto”. Soprattutto, si riconosce il merito di essere riuscito nell’intento: “Personalmente, salvo alcune eccezioni, ritengo di esserci riuscito, parlando e dialogando con tutti, senza pregiudizi e ruggini”. Ma se c’è riuscito, e in appena un anno, perché abbandonare? Perché non continuare nella meritoria opera di “costruire ponti e reciproco rispetto”?
Potremmo proseguire. Ma mi pare sufficiente per suggerire la fragilità di queste motivazioni: solo suggerire, poi ciascuno leggendo si formerà la propria opinione.
Avevamo contattato Montalto una settimana prima delle sue dimissioni, delle quali già si parlava in paese. È stato cordiale e disponibile. Per quanto riguarda le motivazioni delle dimissioni, ci aveva pregato di attendere il consiglio comunale. Ci aveva solo autorizzato a negare una voce che circolava, secondo la quale si sarebbe dimesso per “candidarsi a Chivasso”.
Vedremo. In fondo, perché no? La politica è sempre alla ricerca di facce nuove e presentabili. Da affiancare a politici di lungo corso ma un po’ usurati. Però le dimissioni da consigliere, e presidente, a Montanaro, non migliorano il suo eventuale appeal elettorale.
Nel prossimo consiglio dovrebbe entrare Luca Rastaldo. Ha una lunga esperienza amministrativa e politica. È stato vicesindaco dal 2000 al 2007 (era sindaco Riccardino Massa). Consigliere di opposizione contro D’Ambrosio fra il 2007 e il 2009. Di nuovo consigliere di opposizione tra il 2009 e il 2014, contro il sindaco Frola, e tra il 2014 e il 2016 contro l’ingegner Ponchia. È stato in lista nel 2019 col candidato sindaco Arcangelo Gallon. Candidato al consiglio comunale nel 2024 col dottor Careri, è stato il primo escluso, e pertanto ora subentra al dimissionario. Rastaldo è anche stato segretario del Partito Democratico montanarese nei primi anni dopo la fondazione del partito.

Luca Rastaldo
Montanaro, 30 settembre2025
Ai Consiglieri Comunali del Comune di Montanaro
Dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale e di Presidente del Consiglio
Egregi Consiglieri,
al fine di dare un ulteriore slancio all’azione politica di questa maggioranza, ho deciso di formalizzare le mie dimissioni da questo Consiglio.
Occorre infatti che tutti i componenti della lista possano partecipare attivamente all’amministrazione della nostra Comunità.
Nel mio piccolo ho cercato di normalizzare i rapporti tra maggioranza ed opposizione, cercando, al contrario di altri, di instaurare un dialogo franco e costruttivo tra tutte le componenti, compreso l’elettorato che sicuramente non ha votato per questa maggioranza.
L’idea che ho sempre avuto è quella che la Politica fosse servizio, anche silenzioso, senza proclami, cercando di sanare le crepe che in questi anni si sono insinuate nella nostra Comunità, battendomi per costruire ponti e reciproco rispetto.
Personalmente, salvo alcune eccezioni, ritengo di esserci riuscito, parlando e dialogando con tutti, senza pregiudizi e ruggini.
Ringrazio il gruppo di minoranza che, insieme al mio gruppo consiliare di appartenenza, mi hanno permesso nella qualità di presidente del consiglio di servire la mia Comunità.
Ringrazio il Sindaco, gli Assessori e i consiglieri del mio gruppo per il sostegno e Li esorto a continuare il percorso intrapreso, usando come Stella Polare per la scelta del cammino gli interessi generali, con buon senso e senza rincorrere il consenso a tutti i costi.
Ringrazio singolarmente coloro che mi hanno dato fiducia per quello che sono, al contrario di altri che hanno promesso cose mirabolanti pur sapendo di non poterle mantenere. Un antico detto giapponese recita “Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà. Non puoi nasconderti da te stesso”; esorto i colleghi a tenere presente questa massima nei propri comportamenti e a ricordare che siamo solo di passaggio nei ruoli che ci vengono attribuiti.
Mi auguro che l’Amministrazione tutta nella Sua interezza, maggioranza e minoranza, sappia cogliere il significato delle parole utilizzate e rifletta sul proprio ruolo e sulle proprie responsabilità.
Buon Lavoro!
Cordiali saluti
Marco Montalto
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