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21 Settembre 2025 - 15:42
Monteu da Po, dal dolore dell’alluvione alla rinascita con il nuovo stemma comunale
Monteu da Po ha vissuto una giornata che resterà impressa nella memoria collettiva. Sabato 20 settembre 2025, alle 17.30, il Teatro Comunale di via San Giovanni ha fatto da cornice alla presentazione del nuovo stemma comunale e all’inaugurazione del gonfalone e della bandiera. Una cerimonia che, a prima vista, potrebbe sembrare formale, quasi ordinaria nella vita di un piccolo paese. Ma per Monteu non lo è affatto. Questo è stato l’anno dell’alluvione, di quell’aprile maledetto in cui l’acqua ha travolto case, famiglie, vite. Un morto, decine di abitazioni devastate, attività economiche messe in ginocchio. E allora no, non è solo un cambio di simboli: è un gesto che sa di rinascita, di ricostruzione morale, prima ancora che materiale.
Il Teatro Comunale era gremito. C’erano i cittadini, le famiglie intere, ma anche tantissimi sindaci dei comuni vicini, le autorità civili e militari, i rappresentanti della Prefettura di Torino, del Parlamento, della Regione Piemonte, della Città Metropolitana. A dire che Monteu, pur con i suoi poco meno di novecento abitanti, non è solo. La comunità si è stretta attorno al paese che ha sofferto e che oggi cerca di rialzarsi. «Una gran bella giornata di festa che fa la storia a Monteu da Po», hanno commentato dal Comune al termine della cerimonia, ringraziando tutti per la partecipazione, dalla Protezione Civile alle Forze dell’Ordine, fino alle associazioni del territorio.
La sindaca Elisa Ghion con la banda musicale La Fenice di Brusasco
L’evento è stato costruito con attenzione, curato in ogni dettaglio. Dopo la presentazione ufficiale dei nuovi simboli, il corteo ha attraversato le vie del paese accompagnato dalla musica della Banda La Fenice di Brusasco. Una scelta che ha un significato quasi poetico: la fenice che rinasce dalle proprie ceneri, proprio come Monteu vuole fare dopo il disastro dell’alluvione. Gonfalone e bandiera sono stati collocati in Municipio, nella Sala Consiliare, in un momento solenne che ha segnato il passaggio dalla celebrazione all’impegno istituzionale.
E poi la festa. Sul sagrato della Chiesa di San Giovanni Battista è stato allestito un buffet a cura dell’Associazione Provinciale Cuochi della Mole Torino. Non un semplice rinfresco, ma un vero e proprio show cooking, con i profumi della cucina piemontese che si mescolavano alle note della banda e al vociare della gente. Un modo per chiudere la giornata nella condivisione, sedendosi insieme, guardandosi in faccia, ritrovando un senso di normalità.
L’orgoglio montuese si è mescolato alla commozione. Perché in fondo questi simboli, il nuovo stemma, la bandiera, il gonfalone, rappresentano la continuità della storia ma anche l’inizio di una nuova pagina. Non a caso la data scelta cade a pochi mesi di distanza dall’alluvione di aprile, e proprio negli stessi giorni in cui la Regione Piemonte ha comunicato l’apertura della procedura digitalizzata per la presentazione del Modulo B1: il passaggio obbligato per la ricognizione dei danni subiti e la richiesta di contributo per l’immediato sostegno alla popolazione. Un’altra tappa fondamentale per chi ha perso molto e sta cercando di recuperare almeno in parte ciò che l’acqua ha portato via.
La nuova piattaforma Moon permetterà ai cittadini di compilare online le domande con SPID, CIE o CNS. Niente più carte, niente più code in Comune: solo la strada digitale per sperare nei ristori. La scadenza è fissata al 26 ottobre 2025. Una data che già molti montuesi hanno segnato sul calendario, consapevoli che da lì passa un pezzo importante della loro rinascita materiale. Intanto, però, il paese ha voluto concedersi questa parentesi di festa, che sa di speranza e di futuro.
Le autorità intervenute e, sotto, il pubblico che ha gremito il teatro comunale
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