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20 Settembre 2025 - 16:07
Sciopero
Sono già numerosi gli scioperi in programma a partire da lunedì 22 settembre e fino a metà novembre. Si tratta di un calendario fitto, che comprende proteste nazionali e locali, con due scioperi generali già annunciati. I settori più colpiti saranno quello aereo e quello ferroviario, ma le agitazioni non risparmieranno neppure il trasporto pubblico locale, la logistica e i servizi collegati.
Secondo quanto riportato sul sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la prima data da segnare in rosso è proprio lunedì 22 settembre: lo sciopero generale di 24 ore, proclamato dal sindacato Usb, coinvolgerà pubblico e privato, e viene indetto a sostegno della missione umanitaria per il popolo palestinese. Nel dettaglio, nel settore ferroviario lo stop scatterà dalla mezzanotte alle 23, mentre per il trasporto pubblico locale, quello marittimo, la logistica e le merci sarà sempre di 24 ore, seppur con modalità diverse a seconda dei territori. Alla protesta parteciperanno anche i tassisti, che si fermeranno a partire dalla mezzanotte.
Alla mobilitazione aderiscono anche Cub, Sgb, Adl Varese e Usi-Cit, con forme di astensione dal lavoro che interesseranno il trasporto merci su rotaia (dalle 21 del 21 settembre alla stessa ora del 22), le autostrade (24 ore di stop a partire dalle 22 del 21) e i porti, che rimarranno fermi per l’intera giornata.
Il secondo sciopero generale nazionale è fissato per il 3 ottobre, con un’astensione di 24 ore proclamata dal sindacato intercategoriale Cobas e destinata a bloccare in particolare il settore ferroviario. Lo stop inizierà alle 21 della sera precedente, il 2 ottobre.
Non sarà da meno il comparto aereo, che il 26 settembre vivrà una vera e propria giornata di passione. Il sindacato Cub Trasporti ha proclamato uno sciopero di 24 ore che coinvolgerà lavoratori del settore aereo, aeroportuale e dell’indotto. Alla protesta si aggiungono le hostess e gli steward della Wizz Air Malta Limited, che incroceranno le braccia per 24 ore su iniziativa della Filt Cgil, e il personale della compagnia Volotea, fermo per decisione della Uilt. A Cagliari, invece, resteranno fermi per un’intera giornata i dipendenti della Sogaer Security, che si occupano dei servizi di sicurezza in aeroporto.
Sempre il 26 settembre, a livello nazionale, sono state indette anche proteste di quattro ore da parte dei sindacati confederali e di base nel comparto aeroportuale. In particolare, si prevede un forte impatto sugli scali di Linate e Malpensa, tra i più trafficati del Paese.
Ottobre sarà segnato anche da un nuovo fermo ferroviario: il 21 ottobre, per 24 ore, incroceranno le braccia i lavoratori della manutenzione dell’infrastruttura di Rfi, impegnati in un’assemblea nazionale, oltre ai ferrovieri che rispondono all’appello dei Cobas lavoro privato e del coordinamento ferrovieri.
Dal 22 settembre al 10 ottobre, inoltre, sono previsti ulteriori scioperi del trasporto pubblico locale in diverse regioni, con modalità variabili e spesso comunicate a ridosso delle singole date.
Infine, già fissato in calendario per novembre un altro appuntamento delicato: l’11 novembre, infatti, si fermeranno a livello nazionale gli uomini radar dell’Enav, con uno stop di quattro ore proclamato dall’Astra a partire dalle 13.
Il quadro complessivo è dunque quello di un autunno ad alta tensione, con possibili disagi per milioni di viaggiatori e lavoratori, chiamati a fare i conti con uno dei calendari di scioperi più fitti degli ultimi anni.
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