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Lettera al signor Cantone: prima di parlare impari la politica (e tenga il Maalox a portata di mano)

Una lettera caustica a Cantoni: tra ANPI, Maalox e Giusti, sarcasmo e invito a imparare la politica vera.

Lettera al signor Cantone: prima di parlare impari la politica (e tenga il Maalox a portata di mano)

Andrea Cantoni

Gentile signor Cantone,

ci siamo dilettati, talvolta, a cimentarci benevolmente e con grazia rispondendo ad alcune Sue affermazioni. Vedo, però, che nulla riesce a smuoverLa dal Suo difetto originale: aprire vanamente la bocca. Vede, signor Cantona, la lingua che si trova nell’apertura orale non ha bisogno, per sua natura, di prendere aria. Se ne sta beatamente arroccata vergognandosi se, per mezzo suo, nell’aria vibrano parole inconsistenti.

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Capisco, signor Cantono: Lei ha problemi di digestione (quando sente parlare di Anpi vomita), e forse un po’ di flatulenza, ma stia tranquillo, assuma (già gliel’ho consigliato) del Biochetasi o del Maalox, e per il resto si metta tranquillo, non cerchi la notorietà, se questa le regala epiteti come “imbecille”.

Lei ha il privilegio della giovane età; non lo consumi inutilmente: osservi e cerchi di imparare l’arte della politica, quella vera, seria (che fa il nesci, eccellenza? / Ah, intendo: il suo cervel, Dio lo riposi, / in tutt’altre faccende affaccendato, / a questa roba è morto e sotterrato. – Liberamente tratto da “Sant’Ambrogio del Giusti -).

La saluto carinamente, signor Cantonu (o come diavolo si chiama). Ciarea, neh…

Mario Beiletti, uno dei “doppiopesisti” del Presidio per la Pace di Ivrea

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