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Torino dona autobus a Kharkiv: da Gtt i primi 5 mezzi per l’Ucraina

Il sindaco Lo Russo: “Le città possono fare la differenza, sostenendo chi vive sotto le bombe”

Torino dona autobus a Kharkiv: da Gtt i primi 5 mezzi per l’Ucraina

Torino dona autobus a Kharkiv: da Gtt i primi 5 mezzi per l’Ucraina

Domani partiranno i primi cinque autobus che Torino ha deciso di donare a Kharkiv, la città ucraina devastata dalla guerra. I mezzi, messi a disposizione da Gtt, erano stati da poco dismessi dal servizio di trasporto pubblico locale. Ora, grazie al sostegno di un donatore privato che ha fornito gli autoarticolati per il trasporto, sono pronti a raggiungere il confine ucraino insieme a ricambi fondamentali per la manutenzione. A scortarli ci saranno due tecnici specializzati, incaricati di affiancare i colleghi ucraini e trasferire competenze necessarie a riportare in funzione il servizio di trasporto pubblico di Kharkiv.

Un’iniziativa che va ben oltre la semplice logistica. È un gesto concreto di solidarietà, come ha sottolineato il sindaco Stefano Lo Russo, che in un post ha ricordato l’impegno preso con il collega di Kharkiv, Ihor Terekhov: “Qualche mese fa l’ho incontrato e gli ho promesso che Torino avrebbe dato un aiuto concreto. Ora manteniamo quella promessa: da Torino partono i primi autobus, corredati da ricambi e accompagnati da tecnici pronti a supportare chi li prenderà in carico”.

Il sindaco torinese ha poi aggiunto: “Si tratta di solidarietà concreta. A questi primi cinque autobus ne seguiranno altri cinque in partenza il 7 settembre, per proseguire un’azione che dimostra che le città possono fare la differenza, sostenendo chi vive sotto le bombe e costruendo legami di speranza”.

L’operazione è stata possibile grazie alla collaborazione tra Ambasciata d’Ucraina in Italia, Ambasciata d’Italia in Ucraina e al personale Gtt, che ha garantito la disponibilità e il supporto tecnico. “Torino tende la mano a Kharkiv e al popolo ucraino – ha scritto ancora Lo Russo –: un atto di responsabilità e amicizia che ribadisce ancora una volta che siamo tutti cittadini europei. In questo gesto c’è la speranza più grande: che la solidarietà apra la strada alla pace”.

Dopo i primi cinque mezzi, il 7 settembre partirà un secondo convoglio con altri cinque autobus, per dare continuità a un progetto che non è solo simbolico ma profondamente concreto. Una scelta che vuole trasformare i veicoli ormai fuori servizio in un sostegno vitale per una città che lotta ogni giorno contro le conseguenze della guerra.

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