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Addio a Giacomino, il Re di Via Lamarmora

Collegno piange il gatto simbolo del quartiere: per anni sul tetto delle auto ha accolto carezze e sorrisi. Ora via Lamarmora è più vuota

Addio a Giacomino, il Re di Via Lamarmora

Giacomino

A Collegno non era semplicemente un gatto: Giacomino era un punto di riferimento, una presenza discreta e affettuosa che aveva trasformato un parcheggio in via Lamarmora in un piccolo salotto a cielo aperto. Disteso con eleganza sul tetto delle auto, pronto a ricevere carezze e sorrisi, era diventato negli anni un compagno di strada per residenti, commercianti e passanti. Non apparteneva a nessuno e, al tempo stesso, apparteneva a tutti: un simbolo di comunità che riusciva a unire in un gesto semplice come una carezza o un saluto quotidiano.

Il Cascinotto di Collegno lo ricorda sui social come il “Re di Via Lamarmora”, un soprannome che racconta bene la sua indole: indipendente, fiero, ma sempre presente. Più volte era stato portato al canile, scambiato da qualcuno per un gatto abbandonato o smarrito. Ma la verità era un’altra: Giacomino aveva una famiglia “di cuore”, la sua originale, e una seconda, infinita, fatta di tutti coloro che si erano abituati a vederlo lì, a dargli un grattino sulla testa o un complimento affettuoso.

Giovedì, però, il suo regno si è svuotato. Giacomino non c’è più e via Lamarmora appare improvvisamente più vuota, più silenziosa. La sua famiglia lo ha salutato con una poesia che racchiude l’essenza di questo addio, parole che sembrano scritte per placare il dolore e trasformarlo in memoria:

“Ora lo so, ora ho capito,
non sei mancato né sparito.
Alla ricerca di un miraggio
hai incominciato un altro viaggio.
Ti sei messo già in cammino,
nostro amato Giacomino.”

Chi lo ha conosciuto sa che non era un semplice gatto randagio, ma un compagno quotidiano, una presenza capace di regalare leggerezza e affetto senza chiedere nulla in cambio. E così oggi Collegno piange un animale che, con la sua naturalezza, ha insegnato a tutti cosa significa sentirsi parte di una comunità.

Buon viaggio, Giacomino. Via Lamarmora non sarà più la stessa senza il suo “boss” ad accogliere chi passa.

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