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20 Agosto 2025 - 10:44
Chivasso si veste di rosso: Vuelta a España e festa patronale, città pronta al grande abbraccio
Chivasso si veste a festa. È il momento in cui il calendario intreccia due tradizioni apparentemente lontane, ma capaci di fondersi in un unico, grande evento: da un lato la festa patronale in onore del Beato Angelo Carletti, con le sue radici profonde nella storia cittadina, dall’altro il passaggio della Vuelta a España 2025, una delle più grandi corse a tappe del ciclismo mondiale, che quest’anno per la prima volta nella sua lunga storia prende il via dall’Italia.
La città, cuore pulsante del Canavese, si prepara a un fine settimana in cui sacro e profano, devozione e spettacolo sportivo, si incontrano nelle stesse strade, tra le stesse piazze, davanti agli stessi cittadini. L’attesa è palpabile: le luminarie della patronale illuminano il centro storico, mentre gli striscioni e i colori della Vuelta annunciano l’arrivo dei campioni delle due ruote.
Il programma si apre venerdì 22 agosto, quando alle 21 piazza Dalla Chiesa ospiterà lo spettacolo “Notte Rossa – El ritmo de La Vuelta”, firmato da Arte Tango e Passion Dance. Una serata pensata per fondere il calore del ballo argentino e l’energia spagnola, con un omaggio all’universo del ciclismo. Un evento capace di trascinare il pubblico dentro l’atmosfera della corsa ancor prima che le biciclette arrivino in città.
E poi, sabato 23 agosto, lo spettacolo vero: il passaggio della “Salida Oficial” della Vuelta. Alle 13.40 circa i 184 corridori delle 23 squadre partecipanti attraverseranno Chivasso. Non un semplice corteo sportivo, ma una vera e propria festa popolare che invaderà strade e balconi. Il percorso cittadino toccherà il Ponte sul Po, la circonvallazione, Stradale Torino, via Foglizzo, via Montanaro e la Statale 26. Un serpentone variopinto di biciclette, ammiraglie, tifosi e curiosi che trasformerà Chivasso in una piccola capitale del ciclismo internazionale.
L’organizzazione, naturalmente, non ha lasciato nulla al caso. La Polizia locale, insieme alle associazioni di protezione civile, garantirà la sicurezza e la gestione della viabilità. Dalle 12.40 scatterà la sospensione del traffico veicolare fino al passaggio del mezzo “Fine Gara Ciclistica”, mentre i divieti di sosta entreranno in vigore già dalle 9 del mattino lungo le vie interessate. Dalle 12 il parcheggio della “Tola” sarà interdetto al transito e alle auto in sosta, per permettere lo svolgimento regolare della manifestazione. Chi dovrà muoversi in auto potrà utilizzare l’autostrada per Torino, con uscita consigliata a Chivasso Centro: un accorgimento necessario per evitare ingorghi e disagi.
Ma la Vuelta non è solo logistica e percorsi: è soprattutto emozione. Emozione di una corsa che nel 2025 misura 3.180 chilometri con un dislivello complessivo di 54.588 metri, una sfida che dal Piemonte porterà i corridori fino a Madrid, il prossimo 14 settembre. Tre settimane di battaglie sportive, in cui non si gioca solo la conquista della maglia rossa, simbolo del leader della classifica generale, ma anche quella degli sprinter, degli scalatori e dei giovani, pronti a dimostrare il loro talento sulle strade di Spagna e, quest’anno, anche d’Italia.
Per Chivasso, l’arrivo della Vuelta è molto più di un semplice passaggio sportivo: è un’occasione per mostrarsi al mondo, per ribadire la propria vocazione di città capace di ospitare grandi eventi e al tempo stesso custodire con orgoglio le proprie tradizioni. La patronale dedicata al Beato Angelo Carletti, con le sue celebrazioni religiose e i suoi momenti di comunità, si fonde così con il ciclismo, portando in piazza una folla variegata di fedeli, sportivi, famiglie e curiosi.
Il messaggio è chiaro: Chivasso non è solo spettatrice, ma protagonista. Sarà la voce dei chivassesi, l’entusiasmo delle persone affacciate ai balconi, i cori dei bambini e gli applausi lungo il percorso a dare calore alla carovana. Un calore che resterà nel cuore dei corridori e dei cittadini, suggellando un’edizione della patronale davvero fuori dall’ordinario.
Insomma, in questo agosto 2025, Chivasso sarà molto più di una tappa: sarà il simbolo di come la devozione e lo sport possano camminare fianco a fianco, regalando alla città un fine settimana di passione, orgoglio e festa collettiva
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