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"L'erba alta mi è costata cara": cani feriti, rabbia per la (scarsa) manutenzione del verde a Venaria

Una cittadina si sfoga, dopo l'ultimo episodio che l'ha vista costretta a ricorrere alle cure veterinarie per il suo cane

"L'erba alta mi è costata già 600 euro! E quasi perdevo i miei cani": rabbia per la (scarsa) manutenzione del verde a Venaria

"L'erba alta mi è costata già 600 euro! E quasi perdevo i miei cani": rabbia per la (scarsa) manutenzione del verde a Venaria

“Il mio cane è finito dal veterinario per colpa dei forasacchi. Anche quest’anno. E nessuno se ne prende la responsabilità. Né il sindaco Fabio Giulivi, né l’opposizione, che fa solo finta di fare opposizione. Ora basta. Chiedo il risarcimento e invito tutti a fare lo stesso.”

A parlare è Desiré La Greca, cittadina di Venaria, residente in via Saragat, zona piscina. Non una cittadina che si nasconde dietro l’anonimato. No. Desiré La Greca ci mette la faccia, il nome e la voce. Furiosa, indignata. Perché, a suo dire, di fronte a un problema evidente e ripetuto, l’Amministrazione comunale avrebbe risposto con il silenzio. O, peggio, con l’inadeguatezza.

L’anno scorso, primo episodio: “Uno dei miei cani è finito dal veterinario. Ho speso 280 euro per l’anestesia e l’asportazione di un forasacco finito nel naso.” Quest’anno: “Stessa storia. Altri 300 euro. L’altro cane, stesso problema.” Due cani, due razze piccole e delicate — maltipoo e barboncino toy — e un’unica certezza: “In questa città non esiste un piano serio di manutenzione del verde.”

Desiré La Greca

Il problema sono i forasacchi, quelle spighe secche e affilate che crescono nell’erba alta e che, se inalate o penetrate nell’orecchio di un animale, possono portare a gravi conseguenze. Addirittura alla morte, se non rimosse in tempo. “È noto a tutti. Non ci vuole un veterinario per sapere che i cani rischiano seriamente. Basta digitare ‘forasacchi cane’ su Google per rendersi conto della gravità.”

A Venaria, secondo Desiré, il piano di sfalcio dell’erba è un mistero irrisolto. “Dopo quattro anni di amministrazione, Giulivi non può dire che non ha ancora programmato un piano. È ingiustificabile. Lo era l’anno scorso, lo è ancora di più oggi.” Il punto è semplice: “Io sono una goccia nel mare. Ma ci sono decine, forse centinaia di persone nella mia stessa situazione. Chi ha cani, chi ha bambini, chi semplicemente cammina su un marciapiede. L’erba alta è ovunque. È una giungla.”

La rabbia cresce anche per l’assenza di interlocutori reali: “Ho segnalato. Ho scritto. Ho chiesto. Nessuno risponde. Anzi: l’assessore ai Lavori Pubblici Di Bella ha perso la delega. Un segnale che c’è un problema. Eppure nessuno interviene.”

Il danno, nel caso di Desiré, è anche economico. “Spese veterinarie, medicine, anestesia, controlli post-operatori. Non è una questione politica. È una questione di servizi. Io pago le tasse, come tutti. E pretendo che mi vengano garantiti: erba tagliata, strade asfaltate, tombini puliti.”

E se la Giunta Giulivi viene bocciata senza appello, non va meglio all’opposizione: “Non servono solo le lamentele in Consiglio comunale. Serve agire, denunciare, raccogliere firme, portare interrogazioni concrete. L’opposizione qui dorme, o peggio, finge di combattere. Sono complici.”

Il tono è chiaro, deciso, accorato. “Io mi faccio portavoce di tutti quelli che non hanno voce, o che si vergognano. Ma è ora di dire basta. Se hai un cane, se hai avuto problemi simili, fai un esposto. E chiedi i danni. È l’unico modo per svegliare chi dorme.”

A Venaria, il verde pubblico è da anni un tema critico. I cittadini segnalano spesso l’erba alta, le aree cani impraticabili, i marciapiedi invasi dalla vegetazione. E i forasacchi, in tutto questo, sono un vero e proprio pericolo. Non sono solo una “scocciatura”. Possono infilarsi nel naso, nelle orecchie, tra le dita delle zampe. E una volta dentro, risalgono fino a polmoni e cervello. Causano infezioni, dolore, pus, febbre. In molti casi, è necessaria un’anestesia generale per rimuoverli.

“Non puoi lasciar crescere l’erba a un metro e poi tagliarla a fine giugno, quando i forasacchi hanno già fatto danni. Serve un calendario preventivo, non interventi tampone.” Per Desiré La Greca, l’amministrazione Giulivi avrebbe dovuto agire con anticipo, almeno ad aprile o inizio maggio, prima che le spighe secchino e si stacchino.

L'erba alta di Venaria in un video

La cittadina lo aveva già detto lo scorso anno. Lo ha ribadito. Ora ha perso la pazienza. E se serve, andrà per vie legali. “Questa amministrazione è troppo presa da eventi, serate, passerelle. Ma amministrare vuol dire garantire i servizi essenziali. E tagliare l’erba è uno di questi.”

Venaria è una città che ama gli animali. Lo testimoniano le tante famiglie che adottano cani e gatti, che frequentano i parchi, che partecipano agli eventi legati al benessere animale. Ma la realtà urbana, secondo molti cittadini, non è all’altezza. Marciapiedi sconnessi, aree verdi impraticabili, assenza di controlli. E ora, anche la rabbia di chi, per due anni consecutivi, ha dovuto sborsare centinaia di euro per salvare il proprio cane da un pericolo evitabile.

“Non ci sto più. E invito chiunque abbia subito danni analoghi a unirsi alla mia denuncia. Non ci si può più accontentare di un post su Facebook o di una lamentela al bar. Bisogna agire. E chiedere il risarcimento.”

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