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Chivasso dà voce a Crash Bandicoot: il ritorno delle leggende del doppiaggio

Il nuovo progetto firmato Antonio Viola

Antonio Viola (nel cerchio) e la copertina del videogioco Crash Bandicoot

Antonio Viola (nel cerchio) e la copertina del videogioco Crash Bandicoot

Crash Bandicoot parla italiano. Anzi, parla con le voci che ci hanno accompagnati durante l'infanzia. E oggi, grazie a un giovane talento chivassese, quelle stesse voci tornano a vivere in un progetto che è un omaggio a una generazione cresciuta a suon di joystick e memory card. Si chiama Antonio Viola, classe 1993, appassionato di doppiaggio e autore di contenuti audiovisivi, noto per i suoi lavori sempre curatissimi e nostalgici. Il suo ultimo progetto è una chicca imperdibile: l’animazione e il doppiaggio in italiano dei fumetti ufficiali di Crash Bandicoot, pubblicati qualche tempo fa all’estero e mai arrivati da noi in versione animata. Il risultato? Un piccolo capolavoro fatto di passione, ricerca e un cast vocale da brividi.

“Avete presente la serie di videogiochi ‘Crash Bandicoot’? Non vedevo l’ora di tornare da scuola per giocarci. E quei doppiaggi… erano unici. Da lì è nata l’idea”, racconta Antonio, che per la realizzazione ha coinvolto una squadra di fedelissimi. A cominciare da Stefano Giarnieri, docente e traduttore, che ha curato l’adattamento dei dialoghi. Poi c’è Domenico Meligrana, amico fraterno e regista del suono: montaggio, mixaggio, animazione, tutto passa dalle sue mani esperte. E infine, il piatto forte: le voci. Quelle vere. Angelo Cola è tornato a doppiare il perfido Dr. Cortex, Gianni Quillico dà la voce a N.Gin, Luca Sandri a N. Brio e Nitros Oxide. Ma soprattutto lui: Silvio Anselmo, leggenda assoluta, che a quasi 90 anni ha accettato di doppiare ancora una volta il malvagio Ripto, solo per questo progetto. Roba da brividi. Non mancano sorprese: Andrea Oldani, la voce di Spyro the Dragon, compare in un cameo.

E poi due giovanissime promesse: Martina Menichini e Erica Laiolo, che prestano la voce a due personaggi inediti: N. Tropy e Catbat. “Martina è straordinaria, con lei ho già lavorato tanto e mi sorprende sempre. Sono giovani e meritano di emergere”, sottolinea Viola. Ma la ciliegina sulla torta è la voce narrante: Natale Ciravolo, un monumento del doppiaggio pubblicitario.

Martina Menichini (a sinistra) ed Erica Laiolo (a destra)

La sua voce l’abbiamo sentita ovunque: “Silenzio, parla Agnesi”, “Johnny Walker, amaro per davvero”, “Yomo, felice di piacervi”, “Dove c’è Barilla c’è casa”. Ha fatto la storia di Ulisse, Mistero, Esplorando il corpo umano. Ora dà il tocco finale a un progetto che ha il profumo di vintage, ma parla il linguaggio delle nuove generazioni.

“Mi sono ispirato ai fumetti animati di Supergulp degli anni ’70, tipo Nick Carter e Sturmtruppen. Quei fumetti che prendevano vita grazie al doppiaggio. Quando leggiamo, inconsciamente immaginiamo una voce. E io volevo dargliela davvero”, spiega Antonio, che ha curato personalmente la regia del doppiaggio, dando vita a una miniserie di cinque episodi che sta già raccogliendo numeri e consensi. Un ritorno alle origini, un viaggio nei ricordi, ma anche un modo per dare spazio al talento italiano. Quello vero. Quello che fa vibrare le emozioni.

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