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28 Aprile 2025 - 22:35
Il taglio del nastro del Centro Famiglie a Volpiano
Volpiano, una nuova vittoria della cittadinanza contro la criminalità organizzata. Oggi, lunedì 28 aprile, in via Basta 28, taglio del nastro per il nuovo Centro per le Famiglie, sorto all’interno di un’abitazione confiscata alla mafia. Un altro colpo messo a segno dopo quello dello scorso 11 aprile, quando in via Trento 12 era stato inaugurato il cohousing per persone con disabilità.
Anche stavolta, la collaborazione tra il Comune di Volpiano e l'Unione dei Comuni Nord Est Torino (Unione NET) ha fatto la differenza, con il prezioso supporto della Cooperativa Animazione Valdocco, delle associazioni locali, delle parrocchie, delle scuole e dell'ASL. Insieme, una vera comunità educante che si rimbocca le maniche.
La casa di via Basta non sarà soltanto un Centro per le Famiglie, ma parte di un progetto più ampio: A.M.E.T.I.S.T.A. – “Attività di Metarete Educative e non di lotta contro le Tossicodipendenze e il disagio giovanile Integrate con il Sistema Territoriale e dell’Associazionismo”. Tradotto: costruire reti, potenziare energie, dare risposte concrete, soprattutto ai più giovani.
Le autorità intervenute
Il nuovo spazio, ristrutturato e reso sicuro, ospiterà ambienti accoglienti e un educatore fisso, radicato nel territorio. Un punto di riferimento per minori, famiglie vulnerabili e genitori che cercano un sostegno positivo. Tutto in stretta connessione con i Centri per le Famiglie di Settimo Torinese ("Facendo Famiglia") e San Benigno Canavese.
I Centri, in linea con le direttive regionali, non sono solo sportelli di ascolto: sono fucine di iniziative per ogni fascia d’età, dagli 0 ai 99 anni. Attività gratuite o a costi simbolici, dove il focus è la prevenzione, il benessere, la gestione dei conflitti. Perché il miglior antidoto al disagio è una comunità viva, capace di rigenerarsi, di restituire spazi di legalità a chi li abita ogni giorno.
Tant'è: a Volpiano la mafia perde pezzi e la cittadinanza guadagna futuro.
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