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Piemonte sott’acqua: frane, evacuati, ponti chiusi e fiumi fuori controllo

Situazione in costante peggioramento: fiumi osservati speciali, frane e smottamenti, mentre la Protezione civile apre la sala operativa regionale

Piemonte sott’acqua: frane, evacuati, ponti chiusi e fiumi fuori controllo

La Strada Provinciale 165 di Prarostino è stata chiusa nel tardo pomeriggio al km 4+300, nel territorio del Comune di San Secondo di Pinerolo, poiché la carreggiata è ostruita da fango, detriti e vege

Il Piemonte è nella morsa del maltempo. Le previsioni annunciate non hanno tradito: piogge torrenziali, torrenti ingrossati, frane, evacuazioni, ponti chiusi e allerte diffuse. La Regione corre ai ripari, ma la pioggia non accenna a diminuire e i territori più esposti cominciano a cedere.

A Chivasso, il Comune ha emesso un’ordinanza urgente firmata dal sindaco Claudio Castello: vietato avvicinarsi agli alvei e alle sponde del torrente Orco e del fiume Po. Non è una raccomandazione, ma un divieto vero e proprio, valido fino a quando i due corsi d’acqua non rientreranno nei livelli ordinari. La misura include la chiusura del parco del Bricel, la proibizione di oltrepassare l’argine nel parco del Sabiunè e la chiusura del parcheggio a ovest dell'Orco. Il tutto mentre l’Arpa Piemonte mantiene attiva l’allerta idrogeologica, osservando da vicino i dati pluviometrici e l’evoluzione della perturbazione.

Più a sud, nel Torinese, a Pinerolo, si chiudono i ponti. Non una metafora, ma una realtà concreta: interdetti al traffico i ponti sul torrente Lemina, precisamente in via San Michele, via Dei Mille e località Tabona. La pioggia incessante ha superato gli 80 mm in sole tre ore sulle colline circostanti. Chiusi anche i sottopassi di via dei Martiri, in prossimità del Parco Olimpico, e quello sulla provinciale 589 verso Riva. Il Comune, attraverso i propri canali, invita i cittadini a “restare in casa ed evitare comportamenti rischiosi”. Il maltempo non si limita a far cadere acqua: smottamenti e allagamenti stanno creando difficoltà anche nel vicino comune di Roletto.

Nel Vco, le frane fanno paura: due smottamenti a Villadossola e Beura Cardezza hanno costretto 30 persone ad abbandonare le proprie abitazioni per precauzione. Interrotta anche la linea ferroviaria tra Varzo e Domodossola, al confine con la Svizzera. Trenitalia e la società svizzera Bls hanno attivato bus sostitutivi, ma i disagi non mancano.

Anche Ivrea e il Canavese sono in allerta. Nel pomeriggio a Cerone, frazione di Strambino, due uomini sono stati salvati dai vigili del fuoco nell’area sottostante il ponte ferroviario: la loro auto era finita nel torrente Chiusella, uscito dagli argini e in piena, e la corrente li stava trascinando via. A Tavagnasco, sempre nel pomeriggio, il livello della Dora Baltea ha raggiunto 2,54 metri. A Banchette, la Protezione civile era già operativa dalla mattina: chiusa la chiavica per prevenire allagamenti nei garage e scantinati dei palazzi Marega.

A Ivrea, in mattinata, i ragazzi dell’Ivrea canoa club hanno provveduto a rimuovere le porte dal canale, che resterà chiuso. Il raduno interregionale previsto nel fine settimana è stato annullato.

Nel Biellese, la perturbazione ha già lasciato segni evidenti: alberi caduti, cavi elettrici tranciati, allagamenti e 87,2 mm di pioggia caduti all’Alpe Camparient, in Valsessera. E a Vercelli, la Provincia ha chiuso, a titolo precauzionale, la strada provinciale 105 “Doccio-Crevola” tra Quarona e Varallo, in Valsesia, dopo l’innalzamento del fiume Sesia.

A livello regionale, la sala operativa della Protezione civile è stata aperta dal pomeriggio, mentre il prefetto di Torino ha convocato il Centro Coordinamento Soccorsi, sensibilizzando sindaci e forze dell’ordine: “Massima attenzione negli spostamenti in auto e astensione da attività all’aperto, specie nei pressi dei corsi d’acqua”.

E non è finita. L’allerta rossa è stata confermata su gran parte del Piemonte per mercoledì, con previsioni che parlano di ulteriori peggioramenti: aria calda e umida in risalita dal Mediterraneo, nubifragi attesi, vento forte e nuove nevicate sulle Alpi tra i 1.500 e i 2.000 metri. Giovedì si prevede un ciclone profondo sul Mar Ligure, con possibili mareggiate e piogge intense anche in Alta Toscana.

Il bollettino meteo prevede un leggero miglioramento tra venerdì e sabato, ma per Pasqua non è escluso l’arrivo di una nuova perturbazione con piogge sparse sul Nordovest e sulla Sardegna. Il giorno di Pasquetta, invece, potrebbe regalare qualche raggio di sole al Nord e Sud, mentre sulle regioni centrali si alterneranno nuvole e rovesci.

Nel frattempo, per facilitare la viabilità in vista dei ponti pasquali, l’Anas ha rimosso 1.045 cantieri, ma resta alta la preoccupazione: oltre dieci milioni di automobilisti si metteranno in viaggio nei prossimi giorni, proprio nel momento in cui strade e infrastrutture vengono messe alla prova dalla natura.

Insomma, è un Piemonte flagellato, quello che si affaccia alla settimana di Pasqua: la pioggia non molla, i fiumi fanno paura, e la macchina della protezione civile è chiamata a uno sforzo straordinario. Con l’incubo frane, alluvioni e blackout dietro ogni curva.

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