Sciopero e tensioni a Torino: Stellantis licenzia, i sindacati insorgono

Sciopero di quattro ore e presidio di protesta davanti alla sede aziendale di Stellantis Financial Services, in via Plava 80, martedì 26 marzo dalle 10 alle 12. È la risposta di Filcams Cgil e Fisascat Cisl alla decisione dell’azienda di licenziare due dipendenti della sede torinese, scelta che ha fatto esplodere la tensione tra i sindacati e la direzione.

“L’azienda non ha fornito alle RSU e alle organizzazioni sindacali informazioni preventive alla fase di attuazione di programmi che comportino processi di esternalizzazione”, afferma Mario Adinolfi, della segreteria Filcams Cgil Torino. “Riteniamo quindi inaccettabile la scelta dell’azienda di licenziare i due lavoratori, non ricollocandoli su altra mansione. Chiediamo all’azienda di ritirare i due licenziamenti e di sedersi al tavolo per un confronto sereno e costruttivo, non viziato, come avvenuto in questi giorni, da una decisione già presa”.

I rappresentanti sindacali denunciano la totale assenza di alternative proposte ai lavoratori coinvolti, pur in presenza di risultati positivi ottenuti nel 2024. Secondo i sindacati, la motivazione ufficiale – una generica riorganizzazione interna – potrebbe nascondere ulteriori tagli occupazionali già pianificati.

La mobilitazione annunciata ha un valore simbolico e pratico: vuole riportare l’azienda al tavolo delle trattative, ma anche accendere i riflettori su una gestione del personale che i sindacati definiscono “unilaterale e penalizzante”.

Stellantis Financial Services, realtà attiva nel settore dei servizi finanziari legati alla mobilità, è in forte espansione sul mercato, ma le sue scelte recenti, secondo le sigle sindacali, sollevano dubbi profondi sulla tenuta delle relazioni industriali e sulla tutela occupazionale.

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