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09 Gennaio 2025 - 00:12
Debiti con il fisco
Con l’entrata in vigore delle nuove regole il 1° gennaio 2025, sarà più semplice rateizzare i debiti fiscali fino a un massimo di 84 rate, equivalenti a sette anni.
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha aggiornato il servizio online “Rateizza adesso”, disponibile nell’area riservata del proprio sito, per consentire l’invio telematico delle richieste.
Per importi fino a 120 mila euro sarà sufficiente una semplice richiesta online, senza necessità di allegare documentazione aggiuntiva. Il servizio consente inoltre di calcolare in tempo reale il piano di pagamento. È disponibile anche un simulatore per verificare ex ante i requisiti e il numero di rate applicabili.
La normativa, tuttavia, prevede che per importi superiori a 120 mila euro o per dilazioni fino a dieci anni (120 rate) sia necessario presentare documentazione che dimostri una temporanea difficoltà economica.
In questi casi, è richiesto l’allegato dell’Isee per le persone fisiche o specifici indici finanziari per le imprese e gli altri soggetti giuridici. Le richieste documentate possono essere inviate tramite PEC oppure consegnate fisicamente agli sportelli, previa prenotazione.
Il decreto legislativo n. 110/2024 introduce un progressivo innalzamento del numero massimo di rate per il futuro: fino a 96 rate per le istanze presentate negli anni 2027-2028 e fino a 108 rate a partire dal 2029. Questo cambiamento mira a offrire una maggiore flessibilità nel lungo periodo, adattandosi alle esigenze dei contribuenti.

Le richieste ordinarie presentate online permettono di visualizzare gli importi rateizzabili, selezionare gli atti da dilazionare e inviare la domanda direttamente dal portale.
L’esito è comunicato in tempo reale, e il contribuente riceve via email il piano di pagamento e i relativi moduli. Per chi non volesse utilizzare il servizio telematico, la nuova modulistica è disponibile sul sito dell’Agenzia e può essere trasmessa tramite PEC o consegnata fisicamente.
Per accedere alla rateizzazione straordinaria, che può arrivare fino a 120 rate mensili, è indispensabile dimostrare una situazione di obiettiva difficoltà economica.
Per le persone fisiche si utilizza l’Isee, mentre per le aziende vengono valutati parametri specifici come l’indice di liquidità o l’indice Alfa. Sono previste deroghe per soggetti pubblici e per chi ha subito calamità naturali, a condizione che venga certificata l’inagibilità dell’immobile abitativo o aziendale.
Queste nuove regole semplificano l’accesso ai piani di pagamento e introducono strumenti più adeguati per affrontare situazioni di difficoltà economica. Tuttavia, per le richieste inoltrate fino al 31 dicembre 2024, rimangono valide le modalità previste dalla normativa precedente, garantendo una fase di transizione per adattarsi al nuovo sistema.
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