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Giudiziaria
25 Dicembre 2024 - 17:37
Flavio Briatore
Flavio Briatore ha recentemente avviato un'azione legale presso il Tribunale di Torino, richiedendo un risarcimento di 12,6 milioni di euro alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La richiesta è motivata dalla vendita all'asta del suo yacht, il Force Blue, avvenuta nel 2021 per circa 7 milioni di euro, un valore che Briatore ritiene significativamente inferiore al reale valore di mercato dell'imbarcazione, stimato in 18 milioni di euro.
A quanto pare, l'imprenditore noto per le sue avventure nel mondo dei motori, degli affari e delle feste più esclusive, non è disposto a mandare giù l'amaro boccone. Lo yacht di lusso, simbolo del suo stile di vita da "squalo dei mari", è stato venduto al prezzo di un appartamento di lusso in città, secondo la sua valutazione. Il Force Blue, un gioiello dei mari che Briatore ha sempre considerato un’estensione della sua personalità, è stato aggiudicato nel 2021 all’asta da Bernie Ecclestone, ex patron della Formula 1 e, ironia della sorte, amico di lunga data dello stesso Briatore.
La storia di questo yacht, però, è tutto tranne che un tranquillo viaggio al largo della Costa Smeralda. Nel 2010, l’imbarcazione è stata sequestrata dalla Guardia di Finanza al largo di La Spezia. Le accuse? Evitare il pagamento dell’IVA all'importazione simulando un'attività di noleggio commerciale. Una trama degna di un giallo marittimo, con tanto di processo giudiziario durato anni. Solo nel gennaio 2022 Briatore è stato assolto con formula piena, ma nel frattempo lo yacht era già finito sotto il martello dell'asta giudiziaria.

Briatore non ha mai nascosto la sua opinione sulla gestione dell’intera vicenda, definendo la vendita dello yacht a "un prezzo vile" un errore clamoroso. La cifra incassata, poco più di 7 milioni di euro, è lontanissima dal valore stimato di 18 milioni. Una perdita che l’imprenditore non intende accettare senza combattere, da qui la richiesta di risarcimento: 12,6 milioni di euro, tanto per non lasciare nulla al caso.
Ma chi è il bersaglio delle ire di Briatore? Questa volta, non solo i giudici della Corte d’Appello di Genova, ma anche l’amministratore giudiziario incaricato della vendita dello yacht finiscono nel mirino. Secondo Briatore, la loro gestione della vicenda è stata tutt’altro che impeccabile. E ora l’imprenditore, con il suo solito stile diretto, vuole far valere le sue ragioni nelle aule di tribunale.
La vicenda non è solo una questione di yacht e milioni, ma anche di reputazione e giustizia. Briatore ha dichiarato in passato che simili battaglie legali e burocratiche rendono l’Italia poco attraente per gli investitori stranieri. Insomma, non è solo la perdita economica che brucia, ma anche il danno d’immagine. Per lui, questa storia è l’ennesimo esempio di come il sistema giudiziario italiano possa trasformare una questione finanziaria in un’odissea giudiziaria.
Certo, non tutti possono empatizzare con l’idea di perdere un superyacht "svenduto" all'asta. Per la maggior parte delle persone, il Force Blue resta un simbolo di un mondo lontano fatto di lusso sfrenato. Tuttavia, Briatore insiste: il diritto è diritto, e il prezzo della giustizia non dovrebbe essere pagato solo dai ricchi. Chissà, magari c’è davvero una lezione universale nascosta tra le onde di questa intricata vicenda.
Insomma, il Force Blue continua a solcare i mari della polemica, anche se ormai sotto un’altra bandiera. E chissà se questa battaglia legale riuscirà a riportare un po’ di vento nelle vele di Briatore, o se sarà solo un’altra burrasca senza approdo.
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