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Eternit bis, la Regione Piemonte vuole i risarcimenti dall'imprenditore svizzero

In primo grado, la Corte d'Assise di Novara aveva condannato Schmidheiny a 12 anni di reclusione per omicidio colposo

Palazzo di Giustizia

Protesta ieri a Torino fuori dal Palazzo di Giustizia

Nel corso del processo d'appello Eternit bis, la Regione Piemonte ha ribadito il proprio diritto a ottenere un risarcimento danni dall'imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny, imputato per la morte di centinaia di persone a Casale Monferrato (Alessandria) a causa dell'esposizione all'amianto. La Regione, costituitasi parte civile, ha sempre partecipato attivamente ai procedimenti giudiziari contro l'Eternit, vedendosi riconosciuto il diritto a un indennizzo.

In primo grado, la Corte d'Assise di Novara aveva condannato Schmidheiny a 12 anni di reclusione per omicidio colposo.

L'avvocato Alessandro Mattioda, rappresentante legale della Regione, ha sottolineato in aula l'importanza di confermare il risarcimento, richiamando la testimonianza del governatore Alberto Cirio, che aveva evidenziato il "danno emergente" sia in ambito sanitario che ambientale.

Il processo Eternit bis è un procedimento giudiziario avviato in Italia contro Stephan Schmidheiny, ex proprietario della multinazionale svizzera Eternit, per rispondere delle morti causate dall'esposizione all'amianto negli stabilimenti italiani dell'azienda, in particolare quello di Casale Monferrato. Questo processo segue un precedente procedimento, noto come Eternit I, che si era concluso con l'annullamento per prescrizione nel 2014. L'Eternit bis si concentra specificamente sulle accuse di omicidio colposo per le vittime dell'amianto.

Il processo Eternit bis si celebra presso la Corte d'Appello di Torino, dopo che il primo grado si è svolto presso la Corte d'Assise di Novara.

Che cos'è l'Eternit?

Eternit è il nome commerciale di un materiale composto da cemento e fibre di amianto, ampiamente utilizzato nel XX secolo per la produzione di manufatti destinati all'edilizia, come tetti, tubature e pannelli. L'azienda omonima, fondata in Svizzera, aveva stabilimenti in diversi paesi, tra cui l'Italia. L'uso dell'amianto è stato successivamente vietato in molti paesi, compresa l'Italia, a causa della sua comprovata pericolosità per la salute umana, essendo causa di gravi malattie come il mesotelioma e l'asbestosi.

Chi è Stephan Schmidheiny?

Stephan Schmidheiny

Stephan Schmidheiny, nato il 29 ottobre 1947 a Balgach, Svizzera, è un imprenditore svizzero ed ex proprietario del gruppo Eternit. Sotto la sua gestione, l'azienda ha continuato la produzione di materiali contenenti amianto, nonostante fossero noti i rischi per la salute associati all'esposizione a questa sostanza. A seguito delle numerose morti legate all'amianto negli stabilimenti Eternit, Schmidheiny è stato imputato in vari procedimenti giudiziari in Italia, tra cui l'Eternit bis, per rispondere delle responsabilità legate alla gestione dell'azienda e alla mancata tutela della salute dei lavoratori e delle comunità locali.

Il processo Eternit bis rappresenta una tappa cruciale nella lunga battaglia legale per ottenere giustizia per le vittime dell'amianto. La Regione Piemonte, insieme ad altre istituzioni e associazioni, continua a perseguire il riconoscimento delle responsabilità e il risarcimento dei danni subiti dalle comunità colpite.

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