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16 Ottobre 2024 - 10:25
Fiera agricola annullata a Castellamonte, in Canavese, ma i volontari non si arrendono
Castellamonte si trova a fare i conti con una decisione che ha scosso l’intera comunità locale. La fiera agricola autunnale di Sant'Antonio, un appuntamento storico per il territorio, giunto alla sua ventisettesima edizione, è stata annullata a causa dell’allarme legato al virus della Blue Tongue, la febbre catarrale che colpisce principalmente ovini e caprini. L’amministrazione comunale, nella persona del vicesindaco Teodoro Medaglia, ha motivato la scelta con la necessità di tutelare la salute degli animali e degli allevatori della zona, anche alla luce dei recenti focolai segnalati nelle vicine aree rurali.
«È stata una decisione inevitabile – ha spiegato il vicesindaco Medaglia – a causa della forte diffusione della malattia anche nelle nostre zone. Da alcune settimane, infatti, sono stati rilevati focolai di Blue Tongue in diversi allevamenti di pecore, capre e bovini. Rinunciare alla rassegna zootecnica non è stato semplice, ma si tratta di una scelta di responsabilità». La fiera zootecnica, che avrebbe dovuto celebrare i suoi 27 anni di storia, è così finita nel calendario degli eventi annullati, insieme ad altre manifestazioni simili in tutto il Piemonte.
Il virus della Blue Tongue, trasmesso da una piccola zanzara, la Culicoide, non è letale per i bovini, ma provoca gravi danni agli ovini e ai caprini, due settori che in Piemonte vantano rispettivamente un patrimonio di circa 72.000 pecore e 125.000 capre. La malattia, non trasmissibile agli esseri umani, rappresenta comunque una minaccia per la salute degli animali, e la sua diffusione ha portato le autorità a intervenire con rigide misure di prevenzione.
Nonostante la cancellazione dell’evento principale, il comitato organizzatore, l’Ente Ricreativo Sant’Antonio (ERSA), ha deciso di non arrendersi. Il presidente dell’ERSA, Marco Rua, ha infatti annunciato che la fiera si terrà comunque, anche se in una forma ridotta e senza la presenza degli animali. «Sono personalmente certo del rammarico dell'amministrazione comunale nel cancellare un evento storico così importante – ha dichiarato Rua –. Concordo pienamente con la decisione precauzionale di cancellare la fiera zootecnica e ammiro la responsabilità dimostrata nel tutelare gli animali e i nostri allevatori».
Volontari dell'ERSA
La decisione del Comune di Castellamonte, pur comprensibile, ha lasciato l’amaro in bocca a molti cittadini e organizzatori. Ma l’ERSA non intende lasciare che la tradizione venga interrotta del tutto. «Non condivido la cancellazione di tutte le attività collaterali alla fiera zootecnica – ha aggiunto Rua –. Per questo motivo, ci siamo resi disponibili per organizzare una versione alternativa della manifestazione, la "Festa Autunnale di Ognissanti", sostenendo l’amministrazione comunale e impegnandoci a portare avanti le attività che negli anni scorsi accompagnavano la mostra zootecnica».
L’evento si terrà come da programma il 27 ottobre 2024, presso la ex Scuola Elementare di Sant'Antonio e nelle aree limitrofe. «Ci impegneremo, con il patrocinio della Città di Castellamonte, a mantenere vive le tradizioni che hanno contribuito alla crescita del nostro territorio. Anche se non ci saranno gli animali e la tradizionale battaglia delle reines – ha sottolineato Rua – offriremo comunque un ricco programma di attività». Tra queste, spiccano l’esposizione dei trattori d’epoca e la loro esibizione pomeridiana di aratura, nonché la consueta castagnata e il pranzo conviviale.
L’ERSA, con il sostegno dei suoi volontari, ha lavorato contro il tempo per garantire che l’evento potesse svolgersi nonostante l’annullamento ufficiale da parte del Comune. «Ci scusiamo anticipatamente per eventuali disguidi dovuti ai tempi ridotti e alla nostra poca competenza in materia – ha ammesso Rua – ma siamo sicuri che la determinazione e l’allegria che ci caratterizzano da sempre saranno ricompensate dalla partecipazione dei cittadini».
La decisione di mantenere viva la Festa Autunnale di Ognissanti senza animali è un chiaro segno della volontà di non rinunciare alla tradizione, ma anche della capacità di adattarsi alle difficoltà. L’evento non sarà solo un’occasione per celebrare la storia agricola di Castellamonte, ma anche un momento di aggregazione per tutta la comunità. La fiera è infatti sempre stata un punto di incontro per allevatori, agricoltori e cittadini, un’occasione per promuovere i prodotti tipici locali e sostenere l’economia rurale del territorio.
«La tecnologia ha cambiato molti aspetti della nostra vita – ha concluso Rua – ma l’agricoltura e le sue tradizioni restano fondamentali per la nostra identità. Anche nei tempi moderni, è importante continuare a valorizzare il lavoro degli agricoltori e degli allevatori, che sono il cuore pulsante del nostro territorio».
L’annullamento della fiera zootecnica rappresenta sicuramente una perdita per Castellamonte, ma la determinazione dell’ERSA e dei suoi volontari dimostra che, nonostante le difficoltà, la comunità non ha intenzione di arrendersi. L’invito a partecipare alla Festa Autunnale di Ognissanti è rivolto a tutti, con la promessa di una giornata di convivialità, tradizione e divertimento, anche in assenza degli animali che normalmente caratterizzavano la manifestazione.
La speranza è che, nonostante l’allarme legato alla Blue Tongue, l’agricoltura e l’allevamento possano continuare a essere parte integrante della vita di Castellamonte, e che l’edizione del prossimo anno possa tornare ad accogliere nuovamente gli animali, simbolo della ricchezza agricola del territorio.
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