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Ivrea in Azione

In tremila senza servizi igienici: passeggeri o eroi?

Migliaia di passeggeri al giorno e neanche un bagno: un viaggio tra disservizi, ordinanze dimenticate e paradossi igienici al Movicentro di Ivrea

I sindaco Matteo Chiantore. Sullo sfondo Corso Nigra.

I sindaco Matteo Chiantore. Sullo sfondo Corso Nigra.

Parliamo dello spiazzo davanti all’ex stazione! Già! Facciamolo con i regolamenti in mano, ma prima facciamo un passo indietro...

È risaputo che mancano i bagni in Corso Nigra, proprio dove hanno collocato i 100 autobus Vita, sostitutivi della linea ferroviaria Ivrea-Aosta. Facciamo due conti al ribasso: la capienza di un autobus di quelle dimensioni è considerevole, direi almeno 50 posti, ma supponiamo che su ogni autobus salgano 30 passeggeri. Trenta persone per 100 autobus fanno un totale di 3.000 passeggeri giornalieri.

Autista

Arriviamo al punto: dove vanno a soddisfare i propri bisogni fisiologici questi 3.000 passeggeri? 

O, anche solo fossero 2.000, cosa fanno? 

A quanto pare, o se la tengono o la fanno dove capita, proprio come l’autista Vita immortalato da una cittadina e finito sui giornali.

È necessario intervenire subito, e le uniche persone che hanno il potere di farlo sono il Sindaco e il responsabile di RFI. E forse, RFI è addirittura obbligata per legge a garantire i servizi igienici nelle stazioni che superano i 500 viaggiatori al giorno. Questo aspetto va sicuramente approfondito.

Come già detto in consiglio comunale, il Sindaco, in quanto autorità sanitaria locale, ha il dovere di intervenire, e ora vi spiego come. Si chiede l’intervento dell’azienda sanitaria locale, Servizio Igiene e Sanità Pubblica, al fine di verificare le condizioni igienico-sanitarie delle aree limitrofe alla stazione di Ivrea. A seguito di questa verifica, il Sindaco dovrebbe emettere un’ordinanza contingibile e urgente per la riapertura dei servizi igienici della ex stazione di Ivrea, chiusi definitivamente dal 2008.

I bagni pubblici ci sono, basta ripristinarli. E se proprio vogliono, li mettano pure a pagamento, come in tante altre stazioni ferroviarie.

Questa richiesta rientra anche nelle norme di igiene previste dall’art. 44 del regolamento comunale di polizia urbana, in quanto l’area è frequentata dai passeggeri della rete ferroviaria che, in assenza di servizi igienici, urinano e defecano nelle vie adiacenti alla stazione.

Con il parere tecnico dell’ASL, il Sindaco — ripetiamolo tutti insieme: nella veste di autorità sanitaria locale — emette l’ordinanza per tutelare l’igiene pubblica della città.

Invoco quindi i poteri del Sindaco in qualità di autorità sanitaria locale, previsti dall’articolo 13 della legge 833/78 e dall’articolo 50, comma 4, del decreto legislativo 267/2000.

Ce la faremo ad avere un bagno decente se trattiamo Corso Nigra come una vera stazione? Voi che dite?

Ciao!!

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