Don Pato lascia la parrocchia e va in missione tra i poveri

TRINO. «La mia vocazione nasce dall'esercizio del dono, nasce dall’imparare a perdere del mio, per regalarlo a chi, più sfortunato di me, non aveva il necessario per vivere, nasce in terra di missione, nasce tra i poveri. Una vita più mangiata, più spesa, più consumata dove si arriva a sera sfatti dalla stanchezza, per aver corso per altri. Ho bisogno di tornare a sudare quell’aria lì, per questo ho chiesto al vescovo la possibilità di trascorrere un periodo di qualche mese in missione, per provare a recuperare quella serenità evangelica che ora manca. A sorpresa il vescovo mi ha detto: “Va bene”, e così tra non molto partirò». Così don Patrizio Maggioni, che in città tutti chiamano “don Pato”, dal 2017 parroco di Trino, Palazzolo e Tricerro, sul bollettino parrocchiale ha informato i fedeli che tornerà in Sudamerica, dove già era stato. «Voglio condividere - ha aggiunto - lo stato di salute del mio animo, dopo averlo fatto con l’arcivescovo. Sono inquieto. Di fronte alle varie guerre, alle immagini dei bambini che innocenti ne stanno portando tutto il peso, io sto male... e dentro me dico: cosa vuol dire essere prete? Starsene qui in mezzo all’opulenza, al tutto e più di tutto, inermi, a fare parole, spesso vuote? Questo è essere prete? Il mondo con le sue guerre di dominio, perché di questo si tratta, ci sta trascinando in una direzione dai contorni drammatici; io ho bisogno di scendere da questo treno pesante lanciato a velocità sostenuta verso un dove che spaventa e di cui non sappiamo bene».

I provvedimenti di mons. Arnolfo. A fronte del disorientamento dei parrocchiani, la Curia Arcivescovile di Vercelli - con un comunicato del vicario mons. Stefano Bedello - ha fatto sapere che «l’Arcivescovo mons. Marco Arnolfo, dando approvazione serena e confidente alla scelta del sacerdote, intende esprimere la sua paterna vicinanza alle comunità cristiane interessate dalla notizia, che possono comprensibilmente sentirsi disorientate e preoccupate per il venir meno del principale riferimento pastorale. Entro le prossime festività pasquali, in concomitanza con la partenza di don Maggioni, mons. Arcivescovo provvederà a nominare un sacerdote diocesano nel ruolo di amministratore parrocchiale, in attesa di ulteriori decisioni per il bene dell’intera Comunità Pastorale. Il nuovo sacerdote si avvarrà della collaborazione di don Riccardo Leone [83enne sacerdote saluggese, già parroco di Cigliano ndr] - cui l’Arcivescovo rivolge uno speciale pensiero di gratitudine per l’indefesso servizio - e di don John Muriithi, sacerdote della diocesi di Isiolo (Kenya), studente di teologia a Torino, in servizio a Trino a partire dal prossimo mese di aprile».

Partirà dopo Pasqua. Mons. Bedello ha inoltre aggiunto: «Don Patrizio partirà per il Sudamerica dopo Pasqua, resterà in missione per un periodo di tempo non ancora determinato. Non credo che dopo questa esperienza possa tornare alla parrocchia di Trino, perché la diocesi nel frattempo avrà dovuto provvedere a sostituirlo; in tempi relativamente brevi provvederemo a nominare il nuovo parroco. Non sarà una cosa immediata perché quando riguarda una parrocchia come quella trinese, una delle maggiori dell’arcidiocesi, una realtà grande e con le sue complessità, intese come ricchezza di associazioni, strutture, attività e partecipazione, per la sua storicità, la scelta dovrà essere ben ponderata; con il vescovo ci siamo prefissati di trovare la soluzione entro tempi relativamente brevi, e mi sento di dire che entro l’estate Trino avrà il nuovo parroco. Al termine di questo periodo in missione don Patrizio tornerà a disposizione della diocesi per altri incarichi». La Comunità pastorale trinese annovera 22 chiese, di cui 14 a Trino.