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Muore abbandonato e solo in una casa di riposo, nessuno reclama la salma: il funerale lo paga il Comune

L'amministrazione ha deciso di chiedere il rimborso ai parenti

Funerale senza il morto: la Procura blocca il feretro a casa

La morte di Mario (nome di fantasia) è datata 22 gennaio 2023, presso la Rsa Sereni Orizzonti di San Mauro Torinese. Da quel momento nessuno si è fatto avanti per il recupero della salma e il funerale, l'anziano signore è stato totalmente abbandonato al suo destino. 

L'uomo "pur avendo disponibilità economiche, - si legge in una determina del Comune - non ha lasciato disposizioni né incaricato persona fisica o giuridica per la sepoltura delle sue spoglie e per il quale non si è palesato alcun familiare per l’esecuzione del servizio funerario".

A quel punto parte un'indagine per capire la situazione famigliare dell'uomo: i parenti esistono? Ci sono?

"Accertato, - si legge ancora nella determina del Comune di San Mauro Torinese - a seguito di istruttoria, la completa assenza e disinteresse da parte dei familiari e pertanto di qualcuno che potesse provvedere sia al servizio funerario sia al pagamento delle spese per la sepoltura della salma. Riscontrato pertanto il possesso dei requisiti per beneficiare del servizio funerario a carico di questo Ente, e convenuto disporre il servizio funebre con onere a carico del bilancio comunale al fine di assicurare idonea sepoltura alla salma in attesa dell’individuazione degli eredi a cui sarà chiesto il rimborso della spesa (circa 1300 euro, ndr) oltre al pagamento della tariffa comunale ed oneri connessi previsti per la concessione dell’area di inumazione".

La rsa Sereni Orizzonti in Corso Lombardia a San Mauro Torinese 

IL FUNERALE A CARICO DEL COMUNE, UNA PROCEDURA  SEMPRE PIÙ DIFFUSA

In questo periodo difficile che stiamo vivendo anche la morte diventa problematica. Ci spieghiamo meglio. Per ricevere una degna sepoltura è indispensabile avere dei soldi da parte. Per questo è utile sapere che qualora non si possa pagare il proprio funerale interviene il Comune.                       

Il Comune secondo dei criteri autonomamente stabiliti, esegue un’accurata verifica per accertare lo stato patrimoniale del defunto. Se non viene trovato alcun bene, si accolla le spese per l’inumazione qualora non fossero reperibili familiari, oppure il defunto, fino al 6°grado, abbia solo familiari a loro volta non abbienti. In presenza di familiari non indigenti, invece, le spese per l’inumazione sono divise e quindi sostenute da questi ultimi.

Quali sono le spese funerarie e chi le paga?

Le spese per le onoranze funebri sono da ricomprendere tra quegli oneri che sorgono in conseguenza dell’apertura della successione e gravano sugli eredi per effetto dell’acquisto dell’eredità.Di conseguenza, gli eredi che accettano l’eredità non potranno sottrarsi dal loro pagamento.                          

Chi paga il funerale accetta tacitamente l’eredità?

In ogni caso occorre precisare che il pagamento delle spese funerarie da parte di un membro della famiglia è l’espressione di un dovere morale e familiare prima ancora che giuridico, tanto da non poter essere ricondotto semplicisticamente all’adempimento di un peso ereditario. L’avvenuto pagamento pro quota delle spese funerarie, dunque, non potrà essere considerato un atto implicante accettazione tacita dell’eredità.

Come funziona il funerale pagato dal Comune?

Purtroppo sono sempre di più, in Italia, coloro che non possono permettersi un funerale per i propri cari o addirittura coloro che morendo, senza parenti prossimi e nullatenenti, hanno bisogno dello Stato per essere “traghettati nell’aldilà”.

Ed infatti, generalmente gli enti locali si occupano di garantire le esequie ai defunti nullatenenti, affrontando le spese indispensabili che si rendano a tal fine necessarie. Sul punto, è importante distinguere tra: funerali sociali e funerali gratuiti, detti anche funerali di povertà.

Che differenza esiste tra i funerali sociali e funerali gratuiti?

I funerali di povertà o gratuiti sono quelli in cui il Comune si accolla le spese del funerale di una persona bisognosa e indigente (priva di reddito o di mezzi economici) garantendo così un funerale dignitoso comprensivo di: servizio funebre, sepoltura e disbrigo delle pratiche per eventuali dispersioni delle ceneri. Questa operazione è riportata nel Regolamento di Polizia Mortuaria del Comune. Il Comune stanzia una cifra fissa all’anno con cui pagare il funerale ai bisognosi che sono residenti in quel Comune oppure sono semplicemente deceduti lì. Altri requisiti sono il disinteresse o l’assenza di familiari.

I funerali sociali invece, sono quelli per i quali il Comune, considerata la condizione di indigenza dei soggetti che si trovano in particolare stato di difficoltà o sono seguiti dai servizi sociali, chiede di praticare un consistente sconto del 50% sulle spese funebri che dovrà sostenere la famiglia.

Per ricevere notizie più dettagliate in merito ai funerali gratuiti occorre rivolgersi alla Polizia Mortuaria del proprio Comune.

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