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Ivrea
10 Febbraio 2024 - 11:59
Fuochi d'artificio
Lo Storico Carnevale di Ivrea affonda le radici nel Medio Evo; è un Carnevale i cui riti primari, la Zappata e l’abbruciamento degli Scarli condotti dagli Abbà sino alla fine del ‘700, sono stati tramandati oralmente fino al 1808, anno in cui appare la prima trascrizione di una cerimonia ne I Libri dei Processi Verbali a futura memoria. Il Carnevale di Ivrea è un evento unico in cui storia e leggenda si intrecciano per dar vita a una grande festa civica popolare dal forte valore simbolico, durante la quale la comunità di Ivrea celebra la propria capacità di autodeterminazione ricordando un episodio di affrancamento dalla tirannide di medievale memoria.
Noto ai più per la spettacolare Battaglia delle arance che si svolge per tre giorni nelle principali piazze cittadine, il Carnevale eporediese si caratterizza per un complesso a culminare nel Corteo Storico. Vera protagonista è la Vezzosa Mugnaia, simbolo di libertà ed eroina della festa sin dalla sua apparizione nel 1858.
Ad accompagnarla il Generale, di origine napoleonica che guida il brillante Stato Maggiore, e a seguire il Sostituto Gran Cancelliere, cerimoniere e rigido custode della tradizione, i giovanissimi Abbà, due per ognuno dei cinque rioni e il Podestà, rappresentante del potere cittadino. A scandire il Corteo le note delle pifferate degli amati Pifferi e Tamburi.
Lo spirito dello Storico Carnevale d’Ivrea, perfettamente tramandato dalla Canzone del Carnevale. Una volta anticamente, vive nella rievocazione della sollevazione del popolo contro il Marchese di Monferrato che affamava la città.
Nella leggenda fu il gesto eroico di Violetta, la figlia di un mugnaio, a liberare il popolo dalla tirannia.
Ribellatasi allo ius primae noctis imposto dal barone, Violetta lo uccise con la sua stessa spada e la celebre Battaglia delle arance rievoca proprio questa rivolta.
In segno di partecipazione alla festa tutti i cittadini e i visitatori, a partire dal Giovedì Grasso, su ordinanza del Generale, scendono in strada indossando il classico Berretto Frigio, un cappello rosso a forma di calza che rappresenta l’adesione ideale alla rivolta e quindi l’aspirazione alla libertà, come fu per i protagonisti della Rivoluzione Francese.
È l’elemento più spettacolare del Carnevale, quello che meglio rappresenta la rivolta del popolo (gli aranceri a piedi) contro le armate del tiranno (gli aranceri sui carri). Per tre pomeriggi (da Domenica a Martedì Grasso) le squadre a piedi, senza alcuna protezione, combattono contro gli aranceri sui carri, protetti da caschi di cuoio (“maschere”).
I carri da getto sono divisi in pariglie (2 cavalli) e quadriglie (4 cavalli) e si alternano all’interno delle piazze per pochi minuti. Non solo l’ardore in battaglia e la correttezza nel tiro, ma anche la qualità degli allestimenti e i finimenti dei cavalli sono elementi che concorrono a definire le classifiche finali. I criteri di valutazione del design dei carri vengono definiti da un apposito Osservatorio Creativo. Tra i protagonisti vi sono anche i cavalli, da sempre oggetto di grande cura e rispetto in città: proprio a Ivrea, a luglio, ha luogo la Fiera di San Savino, la seconda rassegna equestre italiana.
Da Giovedì Grasso è scattato l’obbligo di calzare il Berretto Frigio. Chi non lo indossa nei giorni e nelle zone della battaglia può essere colpito dagli aranceri. Meglio sempre rispettare le regole ed evitare spiacevoli inconvenienti.
ore 08.15
Visita del Generale , del Sostituto Gran Cancelliere e dello Stato Maggiore alle Autorità Militari. Di ogni visita il Sostituto redige l’apposito verbale.
ore 11.00
Parata della Scorta d’Onore della Mugnaia con presentazione del Gruppo alla Cittadinanza in Piazza Ottinetti.
ore 12.00
Presentazione della Scorta d’Onore della Mugnaia al Generale in piazza di Città. Dopo la parata nelle vie del centro storico la Scorta d’Onore della Mugnaia, deposta la Bandiera del Primo Battaglione Cacciatori della Repubblica Cisalpina ed assunta quella della Scorta, confluisce sotto il comando del Generale.
ore 21.00
Presentazione della Vezzosa Mugnaia dalla loggia esterna del Palazzo Municipale.
La Mugnaia, dopo aver indossato il tradizionale abito bianco, si trasferisce dall’Ufficio del Sindaco alla Sala Dorata dove le viene appuntata sulla sciarpa verde la spilla con Pala e Pich su coccarda rossa, omaggio del Generale. Le viene presentato il Sostituto dall’Aiutante di Campo a lei addetto; il Sostituto a sua volta le presenta il Generale e tutti gli altri protagonisti del Carnevale. Al suono del campanone, il Sostituto dà lettura di nomina; all’atto della proclamazione, la Mugnaia esce sul balcone centrale del Palazzo per ricevere l’abbraccio della Città.
ore 21.30
Marcia del Corteo Storico, fiaccolata goliardica e sfilata delle squadre degli aranceri a piedi in Lungo Dora in onore della Vezzosa Mugnaia. La Mugnaia al braccio del Generale prende posto nel corteo composto da Pifferi e Tamburi , Banda Musicale, Alfieri con gli omaggi floreali, Scorta d’Onore, Damigelle, Paggi, Mugnaio (Toniotto) accompagnato dal Sostituto Gran Cancelliere, Ufficiali e Vivandiere dello Stato Maggiore, Podestà ed il suo seguito, Abbà accompagnati dai Credendari, Goliardi e aranceri delle due squadre a piedi che hanno fatto ala all’uscita della Mugnaia dal Palazzo Municipale. Il corteo attraversa la città per ricevere l’omaggio degli aranceri delle altre squadre a piedi schierate sul Lungo Dora e di tutta la cittadinanza.
Percorso: piazza di Città, via Arduino, piazza Maretta, via Guarnotta, Ponte Vecchio, via Gozzano, piazza Lamarmora, corso Nigra, corso Cavour, corso Gallo, corso Botta, piazza Balla, via Palestro, via Macchieraldo, via Varmondo Arborio, P.zza Castello, vicolo delle Torri, via Palma, via Arduino, piazza di Città.
ore 22.30
Spettacolo pirotecnico sul Lungo Dora in onore della Vezzosa Mugnaia. RINVIATO A DOMENICA
ore 09.00
Fagiolate. Distribuzione dei fagioli grassi presso le Fagiolate del Castellazzo (piazza Maretta), San Lorenzo (Ex Polveriera), via Dora Baltea e San Bernardo (piazza della Chiesa).
ore 09.30
Giuramento di Fedeltà del Magnifico Podestà in piazza Castello. Il Podestà con il suo seguito e i Credendari, salendo per via della Cattedrale, si recano in piazza Castello per effettuare davanti all’antica sede del Comune il giuramento di fedeltà agli Statuti alla presenza del Corteo Storico.
ore 10.00
Visita della Mugnaia e del Generale alla Fagiolata Benefica del Castellazzo in piazza Maretta. Generale , Mugnaia e il loro seguito fanno visita alla fagiolata per il rituale assaggio dei fagioli e per l’inizio della distribuzione delle razioni benefiche. Il Podestà al Castellazzo scalza la pietra per la Preda in Dora dai ruderi del Castellazzo con l’antico martello d’arme.
Sfilata dei Gruppi Storici ospiti
ore 10.30
Preda in Dora sul Ponte Vecchio. Il Podestà con il suo seguito e i Credendari, accompagnato dagli Alfieri e dai Pifferi e Tamburi , volgendo le spalle al parapetto del ponte, getta dietro di sé verso valle la pietra tratta dal Castellazzo pronunciando la frase “Hoc facimus in spretum olim Marchionis Montisferrati, nec permittemus aliquod aedificium fieri ubi erant turres domini Marchionis” (facciamo questo in dispregio del Marchese del Monferrato, né permetteremo che alcun edificio abbia a sorgere dove erano le torri del signor Marchese) in segno di rifiuto di ogni forma di tirannia. La Mugnaia con il Generale, lo Stato Maggiore e la Scorta d’Onore assistono alla Cerimonia dalla sponda destra del fiume.
ore 13.00
Inquadramento dei Carri da getto in corso M. d’Azeglio per verifiche e controlli.
Vengono controllati, dal veterinario della Fondazione, tutti i cavalli sia a livello documentazione che stato fisico, compresa la correttezza delle ferrature agli arti.
I controlli passano ai carri che devono avere in regola la documentazione di “bordo” (collaudo statico carro, brevetti conducenti, documenti cavalli per ASL) e anche alcune corrispondenze al regolamento (sicurezza e misure del carro, maschere di protezione aranceri). Ultimo, non certo a livello di importanza, l’alcool test eseguito su tutti i conducenti da parte delle Autorità di Pubblica Sicurezza competenti. Dopo tutte le verifiche i carri vengono distribuiti nelle varie piazze di tiro in attesa dell’inizio della battaglia.
ore 14.00
Inizio della Marcia del Corteo Storico da piazza di Città e sfilata dei Gruppi Storici ospiti. Gli Alfieri con le Bandiere dei Rioni, i Pifferi e Tamburi, il Generale con lo Stato Maggiore , il Sostituto e gli Abbà a cavallo; la Banda Musicale, la Mugnaia con le Damigelle sul cocchio dorato trainato da tre cavalli bianchi; la Scorta d’Onore della Mugnaia ; i Paggi a cavallo, il Mugnaio (Toniotto) sul carro dei rifornimenti, il Podestà sul carro con i Credendari a cavallo, i gruppi storici ospiti, percorrono il corso di gala: piazza di Città, via Arduino, piazza Gioberti, via Guarnotta, Ponte Vecchio, via Gozzano, piazza Lamarmora, corso Nigra, corso Cavour, corso Re Umberto, corso Gallo, corso Botta, piazza Balla, corso Massimo d’Azeglio, via IV° Reggimento Alpini (Ufficio del Turismo), via Cascinette, corso Massimo d’Azeglio, piazza Balla, via Palestro, piazza di Città.
Battaglia delle arance. Le nove Squadre a piedi danno vita alla Battaglia delle arance con i tiratori sulle Pariglie e sui Tiri a quattro suddivisi su due percorsi: interno (piazza Ottinetti e piazza di Città) ed esterno (Borghetto, piazza del Rondolino passando da Lungo Dora e piazza Freguglia).
ore 17.30
Generala in piazza di Città. Al termine del giro i Pifferi e Tamburi eseguono la Generala in onore del Generale.
ore 09.30
Zappate degli Scarli. Il Generale , preceduto dagli Alfieri e dai Pifferi e Tamburi , e scortato dallo Stato Maggiore , accompagna una coppia di sposi dell’anno in ogni Rione sul luogo dove sarà innalzato lo Scarlo . Il Sostituto Gran Cancelliere, issato su di uno sgabello a forma di tamburo, dà lettura del verbale della cerimonia e gli sposi, con il piccone e la pala, danno ciascuno un colpo sul terreno nel punto destinato allo Scarlo, mentre tutti i presenti recitano in coro: “As pianta ‘l pic a l’uso antic”.
ore 9.30
Parrocchia di San Maurizio
ore 10.00
Parrocchia di Sant’Ulderico
ore 10.30
Parrocchia di San Lorenzo
ore 11.00
Parrocchia di San Salvatore
ore 11.30
Parrocchia di San Grato
ore 13.00
Inquadramento dei Carri da getto in corso M. d’Azeglio per verifiche e controlli.
Vengono controllati, dal veterinario della Fondazione, tutti i cavalli sia a livello documentazione che stato fisico, compresa la correttezza delle ferrature agli arti.
I controlli passano ai carri che devono avere in regola la documentazione di “bordo” (collaudo statico carro, brevetti conducenti, documenti cavalli per ASL) e anche alcune corrispondenze al regolamento (sicurezza e misure del carro, maschere di protezione aranceri). Ultimo, non certo a livello di importanza, l’alcool test eseguito su tutti i conducenti da parte delle Autorità di Pubblica Sicurezza competenti. Dopo tutte le verifiche, i carri vengono distribuiti nelle varie piazze di tiro in attesa dell’inizio della Battaglia.
ore 14.15
Marcia del Corteo Storico a piedi per la visita alle Squadre degli aranceri: Tuchini del Borghetto, Mercenari, Diavoli, Pantere, Credendari, Scacchi, Arduini, Asso di Picche e Morte.
Battaglia delle arance. Le nove Squadre a piedi danno vita alla Battaglia delle arance con i tiratori sulle Pariglie e sui Tiri a quattro su un unico percorso: piazza Ottinetti, piazza di Città, Borghetto, piazza del Rondolino e piazza Freguglia.
ore 17.30
Generala in piazza di Città. Al termine del giro i Pifferi e Tamburi eseguono la Generala in onore del Generale.
ore 13.00
Inquadramento dei Carri da getto in corso M. d’Azeglio per verifiche e controlli. Vengono controllati, dal veterinario della Fondazione, tutti i cavalli sia a livello documentazione che stato fisico, compresa la correttezza delle ferrature agli arti.
I controlli passano ai carri che devono avere in regola la documentazione di “bordo” (collaudo statico carro, brevetti conducenti, documenti cavalli per ASL) e anche alcune corrispondenze al regolamento (sicurezza e misure del carro, maschere di protezione aranceri). Ultimo, non certo a livello di importanza, l’alcool test eseguito su tutti i conducenti da parte delle Autorità di Pubblica Sicurezza competenti. Dopo tutte le verifiche i carri vengono distribuiti nelle varie piazze di tiro in attesa dell’inizio della Battaglia.
ore 14.00
Inizio della Marcia del Corteo Storico e sfilata dei Gruppi Storici ospiti piazza di Città, via Arduino, piazza Maretta, via Guarnotta, Ponte Vecchio, via Gozzano, piazza Lamarmora, corso Nigra, corso Cavour, corso Re Umberto, corso Gallo, corso Botta, piazza Balla, corso Massimo d’Azeglio, via IV° Reggimento Alpini (Ufficio del Turismo), via Cascinette, corso Massimo d’Azeglio, piazza Balla, via Palestro, piazza di Città.
Battaglia delle arance
ore 17.45
Premiazione delle Squadre degli aranceri e dei carri da getto in piazza di Città.
ore 20.00
Partenza del Corteo Storico per l’abbruciamento degli Scarli delle Parrocchie di San Maurizio, Sant’Ulderico e San Lorenzo. Gli Abbà , reggendo un lume, preceduti da Pifferi e Tamburi e accompagnati da Generale e Stato Maggiore , raggiungono la piazza a cavallo. I due Abbà del Rione smontano e compiono un giro attorno allo Scarlo . Un ufficiale, che li accompagna tenendoli per mano, porge loro una fiaccola accesa ed il fuoco viene appiccato.
ore 21.30
Abbruciamento dello Scarlo della Parrocchia San Salvatore alla presenza della Vezzosa Mugnaia in piazza di Città. La Mugnaia, in piedi sul carro dorato, nel momento in cui viene appiccato il fuoco dagli Abbà, leva alta la spada simbolo del riscatto dal tiranno finché la bandiera tricolore in cima allo Scarlo non è del tutto consumata dal fuoco. Intanto il Generale saluta militarmente stando in piedi sulle staffe del suo cavallo. Quanto più velocemente le fiamme risalgono il palo, tanto più la folla all’esclamazione a brusa!.. a brusa!, sottolinea il segno di buon auspicio per l’anno da poco iniziato.
ore 22.15
Abbruciamento dell’ultimo Scarlo, Parrocchia di San Grato in piazza Lamarmora
Marcia funebre. In seguito all’abbruciamento dell’ultimo Scarlo, il Generale scende da cavallo e, conducendo il suo cavallo al morso, dà avvio alla Marcia funebre durante la quale i Pifferi e Tamburi eseguono una triste pifferata a commento del Funerale del Carnevale, mentre gli Ufficiali trascinano sul selciato le loro sciabole. I cittadini seguono il corteo in rigoroso silenzio indossando per gli ultimi momenti il Berretto Frigio .
ore 22.45
Arvédze a giòbia ‘n bot in piazza Ottinetti. La Marcia funebre si conclude in piazza Ottinetti dove il Generale si accommiata dai Pifferi e Tamburi e li ringrazia, congedandoli simbolicamente in ricordo dei tempi in cui versava loro il soldo per la campagna. Tutti si scambiano il tradizionale saluto Arvédze a giòbia ‘n bot. Il Generale e lo Stato Maggiore tenendosi a braccio e cantando la Canzone del Carnevale si recano di corsa al Palazzo Municipale.
ore 23.00
Verbale di chiusura in piazza di Città. Nel Palazzo Municipale il Generale passa in rassegna lo Stato Maggiore e appunta sul petto dei propri Aiutanti di Campo le insegne della Campagna. Vengono deposti i simboli del potere, il Sostituto legge il verbale di chiusura.
ore 11.00
Tradizionale distribuzione di polenta e merluzzo organizzata dal Comitato della Croazia Polenta e Merluzzo in piazza Lamarmora. Distribuzione buoni presso la Sede del Comitato della Croazia (Vicolo del Forno 6) e il 14 febbraio direttamente in piazza Lamarmora fino ad esaurimento.
Domenica 11 febbraio alcuni gruppi storici ospiti seguiranno la sfilata del Corteo Storico per le vie della città
Condividere tradizioni, conoscenze e patrimonio storico in un momento di festa collettiva: in questa edizione tornano a Ivrea numerosi gruppi ospiti provenienti dall’Italia e dalla Svizzera. Alla base la voglia di celebrare lo Storico Carnevale di Ivrea e di far conoscere realtà attente e attive nella divulgazione di epoche storiche lontane e di tradizioni che hanno segnato la storia del territorio.
Fondata nel 1982, l’Associazione Rievocazioni Storiche Urbino Ducale è l’Associazione più antica della città di Urbino. Grazie all’aiuto dei suoi membri fa rivivere la prestigiosa “Corte Ducale” del Rinascimento Italiano, attraverso il teatro, la musica e persino i “giochi d’arme” dell’epoca. https://www.urbinofestadelduca.it/
L'amore per la città e per lo Storico Carnevale di Ivrea ha portato nel 2013 alla nascita del Reggimento Provinciale d'Ivrea 1796. Negli anni la crescita di un piccolo ma valoroso battaglione ha portato il gruppo a raccogliere una trentina di membri, tra musici e signore vestite d'epoca. Il Reggimento Provinciale d'Ivrea 1796 racconta un pezzo di storia e la gioia di vivere insieme il Carnevale. https://www.facebook.com/profile.php?id=100063552552832&locale=it_IT
Nata nel 2008, l’associazione culturale Coordinamento Rievocazioni Storiche 1600-1700 ha lo scopo di promuovere e divulgare le rievocazioni storiche sia sul territorio piemontese sia europeo. Fanno parte di questa speciale sinergia diversi gruppi tra cui Gruppo Storico Marsaglia 1693 - Dragoni Rossi di Rivoli, Milizia Paesana di Grugliasco, Gruppo Storico Desportes di Alpignano e tanti altri. Il periodo storico ricoperto dalle rievocazioni va dal 1600 al 1799.www.coordinamento1600-1700.it/
Fondato nel 1974, al fine di ricostruire storicamente e in modo dinamico alcuni corpi dell’Esercito Sabaudo che difesero la città durante l’Assedio del 1706, il Gruppo Storico Pietro Micca della Città di Torino è parte integrante dell'Associazione Amici del Museo Pietro Micca. Oltre ad avere ricostruito in modo fedele armi, uniformi ed equipaggiamenti degli antichi Reggimenti Sabaudi, il gruppo segue un preciso addestramento militare, volto a rievocare manovre e movimenti militari dell’epoca. https://www.facebook.com/gruppostoricopietromicca?locale=it_IT
Guardia d'onore ufficiale delle autorità superiori del Canton Friburgo in Svizzera, i granatieri furono soldati particolarmente apprezzati per la loro esperienza e disciplina. Legati alla fondazione di Friburgo nel 1157, combatterono anche al servizio della Francia, in particolar modo negli anni a cavallo del 1634, quando nacque la bomba a mano, arma che questi soldati sapevano maneggiare con particolare abilità. La loro uniforme richiama il blu dell'antica Guardia di Stato e il rosso, eredità del Servizio francese. https://www.grenadiers-fribourg.org/it/histoire
La Milizia storica di Leontica viene dall’omonima frazione del Comune di Acquarossa, in Svizzera ed è un’associazione volta a favorire l’unione dei cittadini del comune svizzero e a tramandare la tradizione della popolazione locale. Ogni anno, con i suoi costumi d’epoca, la Milizia storica ricorda i caduti della Campagna di Russia dell’anno 1812. https://www.leontica.ch
La Fanfara dei bersaglieri di Asti nasce negli anni Cinquanta nell’ambito della Sezione Bersaglieri “Roberto Lavezzeri”. Ricostituita dopo un periodo di pausa nel 1984 da allora non si è più fermata, girando con i suoi musicisti in giro per l’Italia e per l’Europa. https://www.facebook.com/groups/129573285436/events?locale=it_IT
La Famija Turinèisa APS nasce nel 1925 e con lei Gianduja e Giacometta, figure libere e democratiche, riprendono le fila della tradizione risorgimentale ed ottocentesca come rappresentanti del popolo. Nel tempo l’attività è volta a mantenere vive le tradizioni locali, coltivando la memoria del passato e favorendo studi e conoscenza del patrimonio civile, culturale, etnico e naturale affinché Torino e il Piemonte mantengano le caratteristiche di vita cittadina, di costume e di lingua. https://www.facebook.com/famijaturineisa.official
Nato nel 2010, il Gruppo Storico Piemonte 1798 tramanda le vicende del Governo Provvisorio della Repubblica Piemontese proclamata il 10 dicembre 1798 a Torino e terminata il 2 aprile 1799. Della durata di pochi mesi, questo periodo fu caratterizzato da grandi cambiamenti e vide diffondersi gli ideali di Libertà, Uguaglianza e Fraternità che nei decenni successivi fecero da apripista alle battaglie del Risorgimento italiano. I suoi personaggi si ispirano al Piemonte di fine Settecento, in bilico tra Ancién Régime ed Età Napoleonica, e sono: la Libertà, un connubio tra ideale, storia e realtà; Il Rappresentante della Nazione e il Comandante dell'Armata Francese in Italia, figure storiche dell'epoca; Le Cittadine, Il Rivoluzionario e altre figure popolari.
Già Accademia di Musica della città di Fossano dal 1789, costituita in Accademia Filarmonica nel 1841, viene trasformata in Società Filarmonica nel 1883, anno considerato come fondazione dell’attuale banda. Nel 1921, su autorizzazione del Senatore Albertini, esecutore testamentario degli eredi del compositore Arrigo Boito, assume l’attuale denominazione di Scuola di Musica Arrigo Boito. Continuamente alimentata da nuovi componenti giovani rappresenta un importante richiamo associativo, artistico e culturale ed è tra le più apprezzate Bande della Regione Piemonte. www.arrigoboitofossano.it
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