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Settimo Vittone
10 Gennaio 2024 - 11:53
C'è un antico borgo del Canavese, laggiù ai confini con la Valle d'Aosta, che per il Natale si trasforma in un unico presepe fatto con l'amore di chi in quella remota frazione vive tutto l'anno.
Qui si inizia già in estate ad intagliare nel legno i sacri volti, a costruire casette di carta pesta, statuine di gesso, pecorelle, Magi e mangiatoie. Ognuno con la propria abilità. Ognuno con il proprio estro. E non mancano i lavori realizzati dalle scuole di un territorio esteso che abbraccia quelli dove risplendono i filari dell'Erbaluce, fino a quelli imbiancati dalle nevi della Valle d'Aosta.
Insomma, chi non ha mai visitato i presepi di Montestrutto si è perso qualcosa di davvero unico. E quest'anno, ad averlo capito sono stati davvero in molti. Gli organizzatori del Comitato frazione Montestrutto, parlano di 7mila visitatori. Un numero enorme per la borgata stretta tra la montagna e l'ultimo lembo di Pianura Padana, in cui vivono circa 150 persone.
Circa 300 le opere esposte lungo le antiche via Nomaglio, via Vittorio Emanuele e sulla piazza della Chiesa. Allestimenti che sono rimasti esposti, come vuole la tradizione, dall'8 dicembre, giorno dell'Immacolata, fino al 6 gennaio, giorno dell'Epifania.
Ed ora che gli abitanti della borgata sono intenti a ritirare i loro lavori assaporando ancora un po' di quel clima natalizio che le lunghe giornate invernali conservano nell'aria, è tempo di bilanci e premiazioni.
Sì perché all'evento, ogni anno è collegato un concorso organizzato dal Comitato e rivolto alle scuole. Quest'anno hanno partecipato con le loro opere la primaria di Settimo Vittone, Quincinetto e Tavagnasco, Carema, Albiano d'Ivrea e Piverone, oltre a quelle dell'infanzia di Settimo Vittone, Baio Dora, Pont-Saint-Martin e Azeglio.
A vincere l'edizione del Natale 2023, dal tema "Il presepe del futuro, libertà d'espressione", sono state la scuola dell'infanzia Bareing di Pont -Saint- Martin e la Primaria di Albiano d'Ivrea. Quattro i criteri di valutazione: rispetto del tema, materiali utilizzati, originalità e valutazione d'insieme.
A decidere è stata una giuria composta da residenti. Ne facevano parte Paola Ruffino, Sabrina Prola, Maurizio Pellegrini, Luca Giovanetto e Valeria Gabriele .
Il comitato di Frazione Montestrutto
Quest'anno il Bambinello è stato fatto nascere nei più originali luoghi suggeriti dalla fantasia degli abitanti di Montestrutto: nelle daimigiane, tra antichi attrezzi del mestiere, nei cortili, in fienili, dietro le finestre. Insomma, in ogni angolo di questa piccola frazione i cui abitanti, una volta l'anno, dall'8 dicembre al 6 gennaio, spalancano le loro porte a chi arriva da fuori.
L'appuntamento è per la prossima edizione per la quale, tra qualche mese a Montestrutto si inizierà già a lavorare.
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