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Torino

Bere per festeggiare o dimenticare? L'assessore regionale alla sanità non ha dubbi: champagne per tutti

Dell'azienda Santero che ha sede nel comune in cui è stato sindaco

Luigi Genesio Icardi

Luigi Genesio Icardi

“Ecco il problema di chi beve, pensai versandomene un altro: se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare; se non succede niente si beve per far succedere qualcosa.”

Così Charles Bukowski di fronte all'ennesimo bicchiere di vino.

Sarà a questo che pensa tutti gli anni l'assessore regionale alla sanità Luigi Genesio Icardi?

Il dubbio ci viene perchè anche quest’anno (o forse è il primo? Boh!) avrebbe regalato ai direttori di tutte le aziende sanitarie del Piemonte una bottiglia di spumante della Santero, azienda vinicola di Santo Stefano Belbo (Cuneo), comune famoso per aver dato i natali a Cesare Pavese e di cui Icardi è stato sindaco.

“Per ringraziarli del lavoro svolto e per augurare loro buone feste” dice.

Poco più sotto l'invito a scrivergli con tanto di numero di telefono e firma.

Il gesto è venuto alle orecchie e agli occhi della consigliera regionale Sarah Disabato.

"Caro assessore Icardi - si lancia in una frecciatina - non basterà bere lo spumante che ha regalato alle prime linee delle aziende sanitarie piemontesi per dimenticare la disastrosa situazione in cui versano gli ospedali e le strutture della nostra Regione. Lo sa bene chi lavora nel sistema sanitario piemontese, messo in ginocchio dalla carenza di personale, dai turni massacranti, dalle difficili condizioni di lavoro e dalle continue privatizzazioni...!".

"E stai serena - le avrebbe risposto George Best - vivi la tua vita un drink alla volta...”.

A noi comunque, aldilà delle metafore, la scena è chiara ed è quella con Christian De Sica e Renato Pozzetto in "Ricky e Barabba"

Ricky e Barabba

"A champagne quanto 'a fate?", chiede Barabba e il cameriere risponde "150.000 la bottiglia normale, trecentocinquanta quella magnum...". Chiude Barabba: "Du magnum, una pe' me e una pe' autista...".

In questo caso seduti uno di fronte all'altro, dopo la classica pacca sulle spalle e fai gli auguri alla famiglia, ci sono Icardi e Santero: "Quanto fa? Beh, allora, una pe' me e 100 pe' i direttori di Asl...". Alè!

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