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Nole
17 Dicembre 2023 - 22:19
I consiglieri di minoranza nolesi di fronte all'ufficio postale chiuso
E sono sei! Anche questa volta, Poste Italiane è riuscita a rimandare l'apertura dell'ufficio postale di Nole. Ancora senza un perché. L'ufficio postale doveva aprire il 13 dicembre. L'avviso era stato per l'ennesima volta diramato tramite i canali social del Comune di Nole e di Poste.
Ma niente. Anche questa volta la serranda è rimasta abbassata. Il consigliere di minoranza Davide Arminio ha anche scritto a Poste, riuscendo a ottenere una mezza risposta.
"La informiamo - ha scritto Poste - di avere svolto tutti i necessari e doverosi accertamenti al fine di chiarire la situazione descritta e relativamente alla stessa, il Responsabile dell'ufficio ci conferma che effettivamente l'ufficio non è ancora stato riaperto, a causa di ritardi nella fornitura dei materiali".
Come previsto dalle linee guida Poste ha "provveduto a garantire l’erogazione del servizio per i Clienti di Nole presso l’ufficio postale di appoggio di Mathi che dista circa 3 Km dal Comune di Nole. Nell'esprimere il nostro rammarico per il ritardo nella riapertura di questo ufficio, posticipata più volte di cui il Sindaco viene sempre informato, le comunichiamo che la riapertura, salvo imprevisti è prevista entro il 20 dicembre".
Che disastro. Il 20 dicembre, dunque, l'ufficio dovrebbe riaprire. Intanto nulla si muove davanti all'ingresso. La serranda continua a essere abbassata. Eppure il progetto Polis prometteva bene: il progetto, promosso dal Governo, ha l’obiettivo di favorire la coesione economica, sociale e territoriale del Paese e il superamento del digital divide nei piccoli centri e nelle aree interne.
Il progetto ha visto coinvolti circa 7.000 Comuni italiani con un numero di abitanti inferiore a 15.000, serviti da altrettanti Uffici Postali (6.933): negli altri Comuni del territorio il progetto ha dato i suoi frutti: gli uffici postali hanno riaperto. Quello di Nole no. Perché? Il ritardo nella fornitura dei materiali è una scusa?
"Come regalo di Natale rivedremo il nostro ufficio postale? Ce lo siamo domandati intensamente - ci dice Arminio assieme agli altri tre consiglieri comunali del gruppo di minoranza - osservando lo stato dei lavori, che non si può dire suggeriscano una riapertura imminente..."
L'ennesima promessa di Poste Italiane, l'ultima di una lunga serie di impegni disattesi, nel silenzio più totale da parte del Comune, è per il 20. "Abbiamo il sospetto - proseguono da Costruire Futuro - che potrebbe slittare ancora. Dovremo chiedere il favore a Babbo Natale, o dopo cinque mesi riusciremo a portare a termine quella che sembra ormai diventata una ristrutturazione infinita?".
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