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San Giusto Canavese

Tre giorni in balia dei ladri, visitate dieci case per notte: ora partono le contromisure

L'amministrazione comunale sta organizzando il controllo di vicinato

Ladri (immagine d'archivio)

Ladri (immagine d'archivio)

Per tre giorni San Giusto Canavese è stato nelle mani dei ladri. Una cosa così non si era mai vista. Ad essere visitate sono state anche dieci case a notte.

E' successo ad ottobre. Ora l'amministrazione comunale sta lavorando per dar vita al progetto di Controllo del Vicinato che è uno strumento di prevenzione basato sulla partecipazione attiva dei cittadini attraverso un controllo informale della zona di residenza e la collaborazione con le forze dell'ordine al fine di ridurre i furti.
"Questa attività - spiega la sindaca Giosi Boggio - è segnalata attraverso la collocazione di appositi cartelli con lo scopo di comunicare ad eventuali malintenzionati che la zona è sottoposta al controllo, che la loro presenza non passerà inosservata e che gli abitanti sono pronti a segnalare attività sospette alle forze dell'ordine".
Poi la sindaca sottolinea: "Naturalmente il "Controllo del Vicinato" non significherà fare gli eroi, organizzare ronde e pattugliamenti, intervenire direttamente. Non appena il progetto sarà perfezionato si organizzeranno incontri di presentazioni per condividerlo con la popolazione".
Quelle tre giornate in balia dei ladri, hanno profondamente segnato il paese: "Sono state giornate durissime - racconta la sindaca - in paese erano tutti allarmati, una roba da togliere il sonno alle persone".

La sindaca Giosi Boggio

La Boggio, da tre mandati alla guida del paese, è uno di quei sindaci che i suoi concittadini può dire di conoscerli uno ad uno. Un'ex maestra che si è fatta subito carico dell'enorme disagio scoppiato in paese, prendendo in mano la situazione.

"La gente voleva già organizzarsi per farsi giustizia da sola - spiega -. Abbiamo rischiato le ronde. Questi erano ladri spregiudicati che entravano in casa delle persone di sera quando i proprietari erano ancora svegli. Uno se li è trovati davanti mentre andava a mettere la legna della stufa. Un'altra li ha visti in giardino mentre mettevano delle cassette davanti alle luci per poi agire indisturbati. Ma in tutti i casi se la sono dati via a gambe. E, fortunatamente, non sono risultate aggressioni".

La sindaca in quei giorni ha messo in campo la protezione civile e ha allungato l'orario della Polizia Municipale.

"Ho messo in campo tutte le risorse che avevo a disposizione. Ma ad essere risolutivo è stato l'intervento dei carabinieri. Più pattuglie giravano di notte e di giorno dando quel senso di sicurezza che le persone avevano perso. Fortunatamente dopo quei tre giorni d'inferno, tutto è tornato alla normalità".

Passata l'emergenza, l'amministrazione comunale non ha mai smesso di pensare alle contromisure da poter utilizzare per prevenire un altro episodio di quel genere. Ed è per questo che ha iniziato a lavorare a questo progetto di "controllo di vicinato" che coinvolgerà tutto il paese.

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