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Il vescovo scrive alla comunità islamica per la fine del Ramadan

"I miei auguri: che Dio doni la pace alle vostre famiglie"

Il vescovo scrive alla comunità islamica per la fine del Ramadan

Don Roberto Repole

"Cari amici musulmani, vi scrivo per porgevi gli auguri miei personali e della Chiesa cattolica di Torino mentre volge al termine il digiuno del mese del Ramadan e vi preparate a celebrare la festa di Eid al-fitr. Mese importante di digiuno, non solo di astensione da cibi e bevande, ma anche di autodisciplina, per rafforzare il vostro spirito a rigettare le abitudini e le azioni cattive contro il prossimo. Mese della preghiera, per adorare e lodare Dio e consolidare la fede. Mese dell'elemosina, per imparare la solidarietà verso i bisognosi".

Inizia così la lettera aperta dell'arcivescovo di Torino, Roberto Repole alla comunità musulmana di Torino. "Anche noi cristiani abbiamo concluso da pochi giorni la Quaresima e abbiamo celebrato la festa della Pasqua - aggiunge monsignor Repole -. In questo tempo anche noi siamo stati più assidui nell'adorazione e nella lode di Dio con la preghiera e abbiamo rinnovato la nostra volontà di servire il prossimo, qualunque persona bisognosa, senza distinzioni. Sono trascorsi soltanto quattro anni da quando Papa Francesco e il Grande Imàm di al-Azhar Ahmed al Tayyeb hanno firmato ad Abu Dhabi il 'Documento sulla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune nella cui Prefazione si invitano tutte le persone che portano nel cuore la fede in Dio e la fede nella fratellanza umana a unirsi e a lavorare insieme, affinché esso diventi una guida per le nuove generazioni verso la cultura del reciproco rispetto, nella comprensione della grande grazia divina che rende tutti gli esseri umani fratelli".

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