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22 Marzo 2023 - 13:48
dagli insetti nel piattoall’etichettatura di origine per pasta, riso e pomodoro, nel 2018, proclamato Anno internazionale del cibo italiano nel mondo, scatterà una vera rivoluzione sulle tavole degli italiani. All’Assemblea nazionale di fine anno Coldiretti ha ricordato che dal primo gennaio si applica il nuovo regolamento europeo sui “novel food” che permetterà di servire gli insetti a tavola
Tutti si aspetterebbero un'app che mappa i ristoranti che usano farina di insetti e, invece, da Leinì arriva uno strumento che punta a difendere la tradizione culinaria del nostro paese.
E quindi ecco Unbugged: l'applicazione che elenca tutti i ristoranti che non usano farina di insetti, di grillo o di altri strani animali.
"La missione di UNBUGGED - spiegano i fondatori - è quella di fornire la totale trasparenza sulle preparazioni dei cibi dei locali commerciali. Registrandoti su UNBUGGED, avrai la possibilità di trovare tutti i locali che non offrono cibi preparati a base di farine derivate da grilli o altri insetti. Inoltre, se hai un locale avrai la possibilità di aggiungerlo gratuitamente al nostro sito, per essere trovato da tutte quelle persone che non desiderano consumare cibi contenenti insetti e derivati di questi".
Dunque una sorta di guida, di "Tripadvisor" che arriva dritta dritta dal Canavese. Uno strumento per quei palati che non sono interessati a provare la "nuova" cucina, le novità, l'innovazione ma vogliono continuare la buona e vecchia tradizione all'insegna della bagna cauda.
Attualmente sono una trentina le attività che hanno già aderito: basta andare sul sito e registrarsi.
"Entrando a far parte della community di UNBUGGED - proseguono gli ideatori - aiuterai a proteggere il cibo e le tradizioni locali. Potrai ottenere materiale da affiggere sulle tue vetrine e tanto altro".
Il novel food avanza a grandi passi. I prodotti a base di insetti in Europa toccheranno infatti, entro il 2030, 260 mila tonnellate per oltre 390 milioni di consumatori mentre il mercato mondiale della carne in vitro ha già registrato investimenti da capogiro, pari a 1,3 miliardi. Sul piatto anche la questione vino e gli alert sanitari che l'Irlanda vuole introdurre, previo via libera dall'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), e poi il Nutriscore, per ora accantonato almeno fino al 2024. Su tutto questo l'Italia chiede tutela.
Lo fa la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della IX Conferenza Economica organizzata da Cia-Agricoltori Italiani a Roma, oggi e domani, con 600 associati provenienti da tutta Italia. "Il governo- afferma Meloni nel messaggio inviato agli agricoltori italiani - farà valere le posizioni dell'Italia su tutti i dossier strategici", in tema di agroalimentare "strategico pilastro del sistema Italia" che nel 2022 ha superato i 60 miliardi di export e con prospettive ancora più importanti. "E chiediamo all'Ue di rafforzare le tutele".
"Abbiamo scelto di fissare tra le nostre priorità - ha aggiunto la premier - il tema della sovranità alimentare" per difendere il diritto di una nazione "di scegliere il proprio modello produttivo e di combattere il tentativo di omologazione alimentare globale". Un fronte comune con i ministri degli Esteri Antonio Tajani, della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, degli Affari Europei, il sud politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto. In particolare sulla vicenda irlandese Tajani la definisce "inaccettabile" mentre Lollobrigida ha ribadito che "l'Italia attiverà tutte le forme di resistenza rispetto a un provvedimento che divide l'Europa".
Dal canto loro le regioni si faranno promotrici "di un'istanza formale al presidente del Comitato delle Regioni Ue (CoR) e anche alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, firmata anche da tanti colleghi spagnoli, portoghesi, francesi, romeni e greci", ha annunciato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, a margine della plenaria del CoR. Attenzione massima, poi, da parte del mondo agricolo, alle tendenze che stanno facendo già discutere, come quella degli insetti a tavola.
Secondo nuovi dati diffusi oggi da Cia, su analisi Nomisma, appena sdoganata dalla Commissione Ue l'immissione sul mercato di farina di grillo, si registrerà, nel giro di poco tempo, un maggior impiego di insetti come ingredienti nei prodotti alimentari, con una produzione Ue in crescita di 180 volte a partire dal 2019 fino al 2025, passando da 500 a 90 mila tonnellate per arrivare a 260 mila nel 2030.
Previsto, da qui ai prossimi tre anni, un calo produttivo degli insetti interi di quasi il 15%, mentre saliranno in media anche del 5% le vendite di pane, sostituti della carne e nutraceutici, a base di polvere di insetti. Invece il via libera della Food and drug americana alla carne di pollo prodotta in laboratorio, accende i riflettori sulle ambizioni latenti in Europa in questo senso, con le aziende di riferimento a livello mondiale, tra laboratori e start up, passate da 13 a 117 dal 2016 al 2022 e la produzione globale di carne in vitro che si prospetta al 2030 in aumento fino a 2,1 milioni di tonnellate.
Cambiano così i consumi alimentari per l'84%, con lo stop al superfluo per il 46%, tagliano anche i prodotti più costosi dalle carni rosse (-14%), al pesce (-9%), ai salumi (-8%) al vino (-6%).
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