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Donne senza lavoro. Sette sindaci del torinese ne aiutano 150

Donne senza lavoro. Sette sindaci del torinese ne aiutano 150

Conciliare i tempi della vita con i tempi del lavoro, le esigenze personali e familiari delle donne - in primis la cura e l’educazione dei figli - con un impiego stabile e di qualità, attraverso azioni collaborative di welfare aziendale e di comunità, nell’ambito di un sistema territoriale integrato.

Sono ambiziosi gli obiettivi del progetto “TILDE - Territori che Integrano Lavoro, Donne ed Educazione”, promosso da Unione NET con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, che è stato presentato questa mattina nella sala consiliare di Settimo Torinese. Ne hanno parlato Renato Pittalis, Presidente Unione NET; Marzia Sica, Responsabile Obiettivo Persone della Fondazione Compagnia di San Paolo; Stefano Maggio, Direttore Unione NET; Massimiliano Ferrua, Cooperativa Animazione Valdocco, in rappresentanza degli enti partner; Elena Piastra, Sindaca del Comune di Settimo.

 

Il progetto TILDE, coordinato da Unione Net e Comune di Settimo, è frutto della co-progettazione di 13 enti del terzo settore e due istituti scolastici, ai quali si è aggiunta una rete di enti sostenitori. La Fondazione Compagnia di San Paolo, tramite la call for action Equilibri, sostiene il progetto e ne supporta il percorso anche attraverso un’azione di accompagnamento alla progettazione e alla gestione operativa degli interventi.

Il progetto si rivolge, con azioni mirate, a 150 donne che desiderano migliorare la propria situazione occupazionale e conciliare i tempi di vita e di lavoro attraverso l’inserimento dei figli in percorsi aggregativi ed educativi di qualità.

Allo stesso tempo, a partire dal lavoro sul campo, si pone l’obiettivo di strutturare risposte di rete potenziando il welfare di comunità nei 7 Comuni che fanno parte dell’Unione dei Comuni Nord Est Torino: Borgaro, Caselle, Leinì, San Benigno Canavese, San Mauro, Settimo e Volpiano. L’idea nasce dalla consapevolezza di Unione NET e dei partner, impegnati attivamente nello sviluppo di una cultura di parità di genere, che le donne sono, ancora oggi, le più penalizzate nella gestione dei carichi familiari. Nello specifico, le condizioni richieste alle donne per entrare nel progetto TILDE sono un ISEE non superiore ai 30mila euro e almeno un figlio minore a carico.

 

Il progetto TILDE, che sarà attivo fino a dicembre 2025, si svilupperà su tre livelli. Primo, il miglioramento del benessere occupazionale delle 150 donne coinvolte. Attraverso un lavoro di co-progettazione con la figura professionale del “welfare manager di caso” e nell’ottica della co-responsabilità, per ciascuna verrà studiato e applicato un progetto personalizzato in grado di favorire l’ingresso e/o la permanenza nel mondo del lavoro e di conciliarne gli impegni con le esigenze personali e famigliari. Elemento fondamentale - qui il secondo punto - è offrire ai figli minori percorsi educativi di qualità, che siano flessibili, multidimensionali e personalizzati.

Il terzo livello, a lungo termine, è creare una infrastruttura territoriale permanente, tramite la sperimentazione di azioni collaborative di welfare aziendale e welfare di comunità, che resista oltre i tre anni del progetto TILDE e diventi un patrimonio per il futuro.

Qui entra in gioco il “welfare manager territoriale”, che si pone come tramite tra i 150 patti di servizio e i sistemi di secondo livello del territorio: servizi pubblici, associazioni e mondo produttivo, con l’attivazione di tavoli di confronto utili a scambiare conoscenze, competenze e modalità operative. Solo portando i casi specifici a sistema, costruendo un modello replicabile i cui impatti siano monitorabili e valutabili, il progetto TILDE arriverà al pieno coronamento dei suoi obiettivi.

 

«Le donne - commenta Renato Pittalis, Sindaco di Leinì e Presidente Unione NET - sono la struttura portante, l’inesauribile motore delle nostre famiglie e della nostra società: per loro non è sempre facile conciliare il lavoro, la cura dei figli, la gestione della casa e, se rimane, il tempo libero. Il progetto TILDE ha l’ambizione di aiutarle, soprattutto quando vivono situazioni di difficoltà, hanno figli minori e difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro. Per riuscirci, le istituzioni territoriali non possono che lavorare in rete con il mondo imprenditoriale e il terzo settore: in questo progetto promosso da Unione NET insieme alla Fondazione Compagnia di San Paolo, sono coinvolti aziende, associazioni e tantissimi altri soggetti del territorio. È un modello utile nel caso di specie e da replicare per affrontare in modo efficace anche altre emergenze sociali».

Elena Piastra, Sindaca del Comune di Settimo Torinese: «Da tempo abbiamo capito che lo sviluppo di un welfare innovativo è un elemento la chiave per inquadrare il livello di sviluppo di una Città. Progetti come questo ci permettono di agire nel breve e nel lungo termine, dando un sostegno concreto a tante donne ma soprattutto aiutandoci a definire servizi, strumenti e linee di investimento per rendere i progressi sociali duraturi e sempre capaci di rispondere alle esigenze delle persone. In particolare, in questo caso, delle donne. Perché non è giusto né utile che siano messe nelle condizioni di scegliere fra la famiglia e il lavoro. Essere fra i primi tre progetti finanziati a livello regionale è poi motivo di orgoglio che qualifica in positivo il lavoro che stiamo facendo in questo territorio, con il decisivo apporto di Unione NET».

Marzia Sica, Responsabile Obiettivo Persone della Fondazione Compagnia di San Paolo: «Equilibri intende promuovere lo sviluppo e rafforzare il lavoro che partenariati territoriali compositi, formati da istituzioni pubbliche, organizzazioni del terzo settore, scuole, associazioni di volontariato, mondo delle imprese e gruppi anche informali di persone, possono svolgere rispetto a diversi fenomeni sociali. Sempre più nella nostra azione di fondazione filantropica assistiamo alla nascita di eco-sistemi e infrastrutture sociali che, su specifici territori, decidono insieme di affrontare un problema sociale. È questo il caso dei progetti come TILDE sostenuti nell’ambito della call for action Equilibri che, attraverso l’azione di un sistema territoriale strutturato, ci auguriamo possano aumentare le competenze, migliorare le condizioni di occupabilità delle donne, sviluppare opportunità educative di qualità per i loro figlie e le loro figlie, in modo integrato e quindi più efficace».

Massimiliano Ferrua, Cooperativa Animazione Valdocco: «TILDE è una straordinaria opportunità per un terzo settore che vuole contribuire, con gli enti pubblici del territorio, le scuole e il mondo del lavoro, alla ristrutturazione delle policy locali per renderle capaci di produrre equità e sviluppo. Superare le discriminazioni di genere significa arricchire il nostro tessuto socio-economico, per questo TILDE può rappresentare un punto di svolta per i 7 Comuni coinvolti».

 

Proponente: Unione comuni Nord Est Torino: Borgaro Torinese, Caselle Torinese, Leinì, San Benigno Canavese, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Volpiano (Unione NET)

Soggetti partner: CISV Solidarietà, Il Margine, Eta Beta, Esserci, Casa dei Popoli, Cooperativa Animazione Valdocco, Fondazione Comunità Solidale, Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana, Fondazione Don Mario Operti, Associazione Forum Donne Settimo, Associazione Ceci Cultura e Cibo, Associazione Oratori di Settimo, Kairos Consorzio di Cooperative Sociali, Istituto Comprensivo Settimo III, Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA).

Soggetti della rete: Cooperativa ORSO, Seta, Settimo Retail Park, Centro per l’Impiego Settimo, Ciriè (CPI - Agenzia Piemonte Lavoro), Ente Nazionale Acli Istruzione Professionale (ENAIP), Associazione Palaver, Associazione PsicoPoint, Consorzio associazione Abele Lavoro, Fiscalgest, Carioca, CGIL, CISL, UIL, SP Formazione, Consorzio Sinapsi, Consorzio Self, CIAC Formazione, Comitato Imprenditoria Femminile Camera di Commercio

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