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Cronaca
10 Febbraio 2023 - 23:07
Carcere
Violenza nei confronti di almeno tre detenuti. C'è un'altra inchiesta, dopo quelli di Torino e Ivrea, nelle carceri piemontesi, Questa volta riguarda Biella dove sono indagati 28 appartenenti alla polizia giudiziaria: il vicecomandante è ai domiciliari, 27 agenti rischiano la sospensione dal servizio.
L'indagine della Procura è partita il 3 agosto 2022 in seguito a una notizia di reato redatta dal vice comandante della polizia penitenziaria di Biella che aveva denunciato un detenuto per atti di violenza e minaccia, nonché per oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.
"La circostanza che ha immediatamente creato allarme in capo a questa Procura - spiega, in una nota, il procuratore capo Teresa Angela Camelio - è stato l'impiego dell'uso del nastro adesivo per contenere il detenuto, già ammanettato, in violazione dell'articolo 41 della Legge sull'Ordinamento Penitenziario e, quindi, con modalità in contrasto con il dettato normativo".
Il carcere di Biella
Proprio da questo particolare è stato avviato un procedimento disciplinare nei confronti del pubblico ufficiale da parte dell'amministrazione della casa circondariale. La procura intanto aveva chiesto l'acquisizione degli atti del procedimento giunti però a fine novembre.
Le indagini sono state condotte direttamente dal procuratore Maria Angela Camelio e dal sostituto Sarah Cacciaguerra, contitolare del fascicolo. Il detenuto era stato poi interrogato confermando le violenze e aveva presentato denuncia per gli abusi subiti.
Ci sarebbero poi anche referti medici a testimoniare le "illecite modalità del contenimento e le lesioni personali subite". Gli inquirenti hanno poi acquisito le immagini delle videocamere, che sono state visionate dai carabinieri della polizia giudiziaria. Proprio da questi video sarebbero emersi nuovi episodi di violenza e di illecito contenimento posti in essere dalla polizia penitenziaria nei confronti di altri due detenuti.
Con l'obiettivo di arginare il rischio di reiterazione dei reati la Procura di Biella lo scorso 16 dicembre aveva depositato la richiesta di misure cautelari. Il Gip, accogliendo parte delle richieste, ha ordinato l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico del vice comandante e si è riservato, all'esito degli interrogatori, di decidere sull'applicazione delle altre richieste di misure interdittive nei confronti dei 27 agenti coinvolti.
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