Cerca

Exor dice addio a Piazza Affari e si sposta ad Amsterdam

Exor Agnelli

Exor Agnelli

Exor, holding della famiglia Agnelli, ha lasciato la Borsa di Milano. Da oggi le azioni ordinarie sono quotate soltanto a Euronext Amsterdam, dove la contrattazione dei titoli è partita il 12 agosto. Il debutto a Piazza Affari della società, nata dalla fusione di Ifi e Ifil, risale al 2 marzo 2009. Dai 6,1 euro della prima giornata di contrattazione il titolo è cresciuto di dieci volte e lascia la Borsa di Milano con un valore di 62,1 euro, dopo avere toccato gli 84 euro nel novembre 2021. Oggi inizia il nuovo corso in Olanda dove la giornata si è chiusa a 65,2 euro. Le banche d'affari indicano un prezzo obiettivo medio tra 85 e 100 euro. Exor, che ha una capitalizzazione di circa 18 miliardi di euro, e un Net Asset Value (Nav) di circa 27 miliardi, ha trasferito la sede nei Paesi Bassi nel 2017. Oggi la holding, che ha tra le sue partecipate Stellantis, Ferrari, Cnh Industrial, Gedi e Juventus, è un'azienda di diritto olandese ed è controllata da una società olandese. Il trasferimento dei titoli ad Amsterdam permette a Exor di allineare la Borsa di quotazione della società con la struttura legale di holding olandese. La società sarà soggetta alla vigilanza di un solo ente regolatore nazionale: la Ducth Authority for the Financial Markets (Afm). Nelle casse di Exor ci sono oggi gli 8,6 miliardi di euro pagati dalla compagnia francese Covea per l'acquisizione di PartnerRe. Elkann ha spiegato nell'Investor Day che, entro il 2024, stanzierà 500 milioni di euro per la riduzione del debito e altri 500 milioni per ricomprare azioni proprie. Per effetto dei buyback effettuati finora, Exor detiene un totale di 11.378.632 azioni ordinarie (4.72% sul totale del capitale sociale emesso). In programma ci sono gli investimenti nei tre settori chiave, lusso, tecnologie e salute.
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori