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ROMA. Montagna: Boccia, deve diventare punto fermo anche in Europa

"La montagna è l'Italia, lo è come il mare. Sono i simboli del nostro Paese. Il 53% del nostro territorio è montagna e noi abbiamo il dovere di far diventare la strategia della montagna, quindi la montagna, anche in Europa un punto fermo così come il mare ha condizionato molte delle politiche europee". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia, agli "Stati Generali della montagna". "E' un impegno che - ha puntualizzato - stiamo assumendo con questi Stati Generali oltre ad una serie di priorità che inevitabilmente devono cambiare il corso della storia". Il ministro Boccia ha ricordato quanto emerso dagli Stati Generali ovvero che la popolazione nelle aree di montagna si è dimezzata dal dopoguerra. "Lo spopolamento è un problema molto serio - ha aggiunto - e può essere combattuto con la tecnologia, l'innovazione e con gli investimenti. L'Autostrada del Sole unì Nord e Sud nel dopoguerra; gli investimenti, la tecnologia e l'innovazione digitale possono unire le aree di montagna e quelle interne con le aree metropolitane: perché questa è la divisione che oggi abbiamo il dovere di affrontare. Il problema non è tra Nord e Sud ma tra aree di montagna e aree più sviluppate: questi Stati Generali ci stanno dando una visione molto chiara. Toccherà a noi passare ai fatti - ha concluso - e il Governo ha le idee molto chiare su questo".
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