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ROMA. Terrorismo: Halili era in contatto con aspiranti foreign fighters

Elmahdi Halili è stato in contatto con due aspiranti foreign fighters - Abdrrahim Moutaharrik e Abderrahmine Khachia - arrestati il 26 aprile del 2016 nell'ambito di un'inchiesta della procura di Milano con l'accusa di associazione a delinquere con finalità di terrorismo. E' quanto emerso nei due anni d'indagine che hanno portato all'arresto dell'italo-marocchino con l'accusa di essere un militante dell'Isis. Nell'ultimo periodo, inoltre, l'attenzione del 23enne si era focalizzata sulla rivista online dell'Isis 'Rumiyah' (Roma), contenente le istruzioni operative per realizzate attentati con camion e auto o con un coltello. Gli investigatori della Digos e dell'Antiterrorismo della Polizia hanno anche accertato che Halili era riuscito a fare diversi proseliti, traducendo dall'arabo e dall'inglese i testi jihadisti per poi rielaborarli e portando così sulle sue posizioni alcuni italiani convertiti all'islam e giovani immigrati di seconda generazione.
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