Sono in Valle d'Aosta, Basilicata e Trentino i sistemi "più aperti" d'Italia. É quanto emerge dall'Aspo, l'Indice di Apertura del Sistema Politico delle regioni italiane realizzato dall'Istituto Demoskopika. Quatto gli indicatori osservati per ciascuna realtà locale: la partecipazione elettorale e politica dei cittadini e la presenza delle donne e dei giovani negli enti locali. Sul versante opposto, i sistemi "più chiusi" risultano caratterizzare la realtà politica e istituzionale in Liguria, Campania e Piemonte. Emerge inoltre, che il sistema della rappresentanza sia ancora poco "femminile": poco meno di 38 mila le donne presenti nelle istituzioni locali (Regioni e Comuni), il 30% del dato complessivo italiano. Deludente, infine, anche la presenza dei decisori politici under 40: 3 su 10, pari complessivamente a circa 39 mila policy makers istituzionali. Per la partecipazione elettorale, ai lombardi spetta il primato mentre sono i calabresi i "più distratti". Analizzando i dati sulla partecipazione e l'affluenza alle urne al referendum del 4 dicembre e alle ultime elezioni politiche e regionali, Demoskopika rileva che i più "attenti" sono i lombardi, la cui media di affluenza è del 76,8% (+10% sulla media nazionale, 66,7%). A seguire Trentino Alto Adige (74,5%), Valle d'Aosta (74%), Lazio (72,9%), Piemonte (71,9%), Veneto (71,8%), Umbria (69,5%), Abruzzo (68,8%), Molise (67,9%), Marche (67,5%), Toscana (67,3%) e Friuli Venezia Giulia (66,7%). I più "distratti" i calabresi con solo il 53,9%. Distaccati anche siciliani e campani (56,2% e 59,6%). A salire, Basilicata (60%), Puglia (60,9%), Sardegna (61%), Liguria (65,2%) e Emilia Romagna (65,3%). Per quanto riguarda la partecipazione politica, lucani e abruzzesi sono in vetta. Nel 2016 circa 48 mila lucani e 90 mila abruzzesi, (9,4% e 7,7%) hanno partecipato ad un comizio o ad un corteo, ascoltato un dibattito politico, svolto attività gratuita per un partito politico o sostenuto finanziariamente una organizzazione politica. Sul podio anche il Trentino Alto Adige con il 7,3% degli over 14 "attivi". Dallo studio Demoskopika emerge poi che malgrado i passi in avanti, l'Italia non è ancora un paese per donne. Su 125.570 amministratori regionali e comunali si contano appena 37.864 donne. L'amministrazione più "rosa" d'Italia è l'Emilia con il 37% di amministratrici a fronte di 3.774 colleghi. Sul versante opposto la Calabria: 1.267 le amministratrici (23,9%) sul totale di 5.295. La Calabria, invece, è la regione "più giovane", con un'incidenza del 37,5% a fronte di una media nazionale del 31,8%: 1.979 su 5.295 gli under 40 che ricoprono una carica istituzionale all'interno della Regione o dei Comuni. Al secondo posto il Molise (36,8%) e terza la Sardegna (36,5%). Chiude, con il 23,4%, la Liguria.
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