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20 Giugno 2016 - 10:35
Sergio Marchionne
Fiat Chrysler Automobiles ha allo studio due modelli elettrici, un'auto di gamma alta e una city car: una Maserati, forse l'Alfieri e una vettura più piccola della 500, delle dimensioni di una Smart, "con un po' di stile, agile ma anche in grado di uscire dalla città". Lo rivela l'amministratore delegato Sergio Marchionne che al Lido di Venezia presiede il workshop del Consiglio per le relazioni tra Italia e Stati Uniti.
Non è l'offensiva lanciata dal gruppo Volkswagen, che punta a produrre fra i 2 e i 3 milioni di auto elettriche entro il 2025, ma c'è qualche indicazione sui progetti di Fca. Per l'arrivo dell'Alfieri, prevista dal piano del 2014, non c'è ancora una data prevista, ma Marchionne dice che la versione elettrica "arriverà quando io non sarò più nel gruppo".
Il manager italocanadese è scettico sulle potenzialità delle auto a batteria: "sono assolutamente convinto - spiega - che la maggior parte delle vetture per il 2020-2021 avrà qualche elemento ibrido, altrimenti non ce la faremo mai a rispettare i limiti di emissione". Secondo Marchionne, "il full elettric non può essere comunque l'unica soluzione nel lungo periodo, a meno che non ci siano dei progressi giganteschi per le batterie". Fca non pensa comunque di produrre in proprio le batterie: "l'industria è dispostissima a farlo, lo sta facendo per gli altri e io sono pronto ad aggregarmi".
Marchionne è soddisfatto dell'andamento del gruppo in Europa, dove a maggio le vendite sono aumentate del 25,3% e la quota è salita al 7,4%: "Stiamo crescendo abbastanza bene, c'è una sfilza di auto nuove che abbiamo lanciato, le abbiamo azzeccate". C'è stato il lancio delle varie versioni della Tipo, del Levante e della nuova Giulia: "una serie di modelli nuovi che abbiamo messo sul mercato al momento giusto, ne possiamo beneficiare. La Giulia è stata un passo avanti enorme".
Per quanto riguarda gli Stati Unitii la versione Quadrifoglio della Giulia arriverà nel terzo trimestre dell'anno mentre per le versioni meno sportive bisognerà aspettare la disponibilità dei nuovi motori a benzina.
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