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ROMA. Sanità: Faraone, "806 mln danno erariale per frodi e sprechi"

Il fenomeno della corruzione in Sanità ''è consistente e lo dimostrano anche i dati della Guardia di finanza, che da gennaio 2014 a giugno 2015 ha scoperto frodi e sprechi nella spesa pubblica sanitaria che hanno prodotto un danno erariale per 806 milioni di euro, pari al 14% del danno erariale complessivo''. Lo ha affermato il sottosegretario all'Istruzione, Università e Ricerca, Davide Faraone, in un messaggio in occasione della prima Giornata nazionale contro la corruzione in Sanità.

''Stiamo mettendo in campo, come Governo nazionale - ha sottolineato il sottosegretario - molte azioni per combattere questa piaga. Lo scorso anno il Parlamento ha approvato il disegno di legge anticorruzione. Oltre ad aver ripristinato il reato di falso in bilancio, abbiamo anche dato più poteri all'Anac, l'autorità nazionale anti corruzione''. 

L'Anac, ha spiegato Faraone, ''dovrà essere informata attraverso il suo presidente dal pm qualora quest'ultimo eserciti l'azione penale per reati contro la pubblica amministrazione. L'Anac, inoltre, potrà intervenire sui contratti di appalto secretati e sarà informata su ogni notizia emersa in contrasto con le regole della trasparenza nelle controversie sull'affidamento di lavori pubblici e sul divieto di rinnovo tacito di contratti di lavoro pubblici''.

''Grazie al lavoro del Ministro Lorenzin, il Ministero della sanità, inoltre - ha concluso - ha aggiornato il Piano nazionale anticorruzione per il settore della sanità, un vero e proprio manuale delle procedure anticorruzione a disposizione delle singole realtà sanitarie per combattere e prevenire il fenomeno''.

Per combattere la corruzione ''è necessario prevenire soprattutto sul piano culturale affinché si faccia comprendere che questa è un danno non al singolo o ad un gruppo bensì per tutto il paese. Occorre usare la stessa metodologia utilizzata per la lotta alla mafia, che ha ottenuto risultati quando si è compreso il danno che arrecava a tutti''.

La proposta arriva dal sottosegretario all'Istruzione, Università e Ricerca, Davide Farone, in occasione della prima Giornata nazionale contro la corruzione in sanità.

''E' importante fare leggi ma è altrettanto importante - ha sottolineato Faraone in un messaggio - lavorare avendo come 'stella polare' la trasparenza. La trasparenza fatta bene è il vero antidoto alla corruzione. La corruzione è soprattutto e fondamentalmente un problema culturale: è uno strumento con il quale una parte del mondo imprenditoriale e politico si blinda rispetto alla concorrenza. Possiamo arrestarne quanti ne vogliamo e fare tutti i piani anticorruzione che vogliamo - ha aggiunto - ma bisogna fare una battaglia culturale per far capire che la corruzione è un danno soprattutto per noi''.

Non è dunque questione ''solo di leggi - ha concluso - ma soprattutto di 'uomini'. Con una buona legge e pessimi uomini, infatti, corruzione e malcostume continueranno ad imperare. Quel che serve è un radicale cambiamento culturale e di mentalità. E' questa la nostra sfida. Una sfida che possiamo vincere solo se le istituzioni lavorano in sinergia''.

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