ROMA. Legittima difesa: Costa, "legge va aggiornata e migliorata"

La legge sulla legittima difesa "va aggiornata e migliorata". A sostenerlo, oggi, intervenendo al programma Tagatà su La 7, è il ministro per gli Affari Regionali e la Famiglia, Enrico Costa. "La legge - ricorda Costa - è stata modificata nel 2006, ricordo le dichiarazioni trionfalistiche di chi la votò. I furti in abitazione sono una piaga che colpisce l'intimità della vita familiare e non solo il patrimonio. Oggi siamo da capo, le norme sono state scritte in modo vago, le stesse forze politiche che l'hanno sostenuta oggi chiedono rimodulazione del testo. Questo è necessario perché è cambiata la criminalità. Un tempo c'era il topo d'appartamento, oggi ci sono bande organizzate che arrivano con gli strumenti per neutralizzare gli abitanti. L'ansia di chi e' in casa è diverso rispetto ad un tempo".

Per Costa, "dobbiamo evitare di agire per porre bandierine che non sono poi utili dal punto di vista giuridico. Dobbiamo fare una delimitazione chiara tra lecito e illecito. Ci sono situazioni soggettive che vanno evidenziate nella norma, mentre oggi vi sono alcuni paletti molto generici".

"Non c'è oggi una norma che stabilisce che a chi fa una denuncia si deve dare una risposta.

E' stato previsto un emendamento che prevede una risposta sulle indagini e la loro efficacia. Altrimenti il cittadino oggi non si sente rassicurato quando fa una una denuncia". Lo ha detto il ministro per gli Affari Regionali e la Famiglia, Enrico Costa, intervenendo su La 7.

"Non è vero che non ci sono pene adeguate ma non sono effettive per una serie di meccanismi che fanno che sì le pene applicate determinano presto la libertà dei soggetti accusati", ha proseguito Costa, parlando della riforma sulla legittima difesa.