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Fonsai: intercettazioni fra indagati. Il 'pm punta su Arcore'

Fonsai: intercettazioni fra indagati. Il 'pm punta su Arcore'

Marchionni fausto

Puntano 'su Arcore' le indagini della procura di Milano sulla galassia Fonsai: ne sono convinte alcune delle persone sottoposte a intercettazione dalla Guardia di Finanza di Torino nel corso dell'inchiesta. E' quanto si ricava da una conversazione tra Fausto Marchionni, ex top manager di Fonsai, e Alberto Alderisio, uomo di fiducia di Salvatore Ligresti: i due, il 19 dicembre 2012, commentano la deposizione che un altro manager Fonsai, Emanuele Erbetta, aveva reso al pm milanese Luigi Orsi il giorno precedente, e dicono che il magistrato insisteva 'su Arcore'. Marchionni (che è l'indagato nell'inchiesta di Torino mentre Alderisio è testimone) dice di avere incontrato uno dei personaggi ascoltati dal pm Orsi, che secondo i finanzieri è sicuramente Emanuele Erbetta: "Era furibondo perché dice che è stato trattato a calci nei denti". Marchionni riporta ad Alderisio quelle che asserisce essere i commenti di Erbetta: "Questo (il pm - ndr) cerca le prove della corruzione della famiglia nei confronti di Giannini. Io non ho prove di questo tipo di corruzione, ma come no, è lei che ha voluto essere portato ad Arcore, ed è andato ad Arcore per perorare la causa di Giannini. Insomma, gli ha piantato una storia gigantesca su 'sta roba". La telefonata prosegue con Marchionni che, su richiesta, dice ad Alderisio che prima di Erbetta aveva testimoniato Jonella Ligresti.
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