AGGIORNAMENTI
Cerca
20 Settembre 2015 - 20:59
E' giunta nel porto di Reggio Calabria la nave "Bourbon-Argos", di Medici senza Frontiere, con a bordo 877 migranti. Le operazioni di sbarco dei migranti - 600 dei quali uomini, 238 donne (fra queste otto in stato di gravidanza) e 39 minori di varie nazionalità, ma in gran parte eritrei e provenienti dall'Africa Sub Sahariana - si stanno svolgendo sulle banchine del porto sotto la direzione del dispositivo approntato dalla Prefettura. Primo soccorso e assistenza sono prestati da Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Comune, Provincia, Capitaneria di Porto, Azienda Ospedaliera, Usmaf, Suem 118, associazioni di volontariato, Coordinamento ecclesiale e Croce Rossa italiana. Numerosi, secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie, i casi di scabbia e di pediculosi riscontrati. Al momento, solo per un ragazzino con febbre alta e alcuni valori del sangue alterati è stato disposto il ricovero in ospedale. Secondo il piano di riparto stabilito dal Ministero dell'Interno 760 migranti partiranno oggi stesso da Reggio Calabria con destinazione Umbria, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Abruzzo, Lombardia, Basilicata, Campania e Piemonte, la parte rimanente resterà in Calabria.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.