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MILANO. Immigrazione: Zaia, Galantino dovrebbe dire un 'mea culpa'

MILANO. Immigrazione: Zaia, Galantino dovrebbe dire un 'mea culpa'

Luca Zaia

"Il dibattito è il sale della democrazia ma è altrettanto vero che monsignor Galantino quando parla deve usare altri termini. Liquidare noi come piazzisti da quattro soldi e dire che la politica è fatta solo di corrotti, mi vien da dire se un 'mea culpa' non gli viene da recitarlo".

Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, oggi in visita a Expo ha commentato la polemica in corso in questi giorni tra una parte del mondo politico e il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino.

"Gli italiani non hanno paura del diverso ma dell'ignoto - ha tenuto a sottolineare Zaia - perché abbiamo di fronte delle persone che non sappiamo chi sono, peraltro sappiamo con certezza che due su tre non sono nemmeno profughi". Il presidente della Regione Veneto ha quindi aggiunto: "noi siamo disposti ad accogliere i profughi, pensiamo che chi scappa dalla morte e dalla fame sicura debba avere una risposta dalla comunità italiana e internazionale, ma siamo davanti ad un governo di incapaci che non ci manda profughi, visto che due persone su tre che sono dei migranti economici".

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