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MARANELLO. Ferrari: Marchionne, eredità 'Drake' stimolo a fare meglio

MARANELLO. Ferrari: Marchionne, eredità 'Drake' stimolo a fare meglio

Marchionne Sergio

L'eredità di Enzo Ferrari, scomparso 27 anni fa, il 14 agosto 1988, "come un costante punto di riferimento, uno stimolo a fare sempre meglio". Così sul sito del 'Cavallino Rampante' il presidente della Ferrari Sergio Marchionne ricorda il 'Drake' che, dice, "se fosse qui, apprezzerebbe lo sforzo che stiamo facendo per rendere la Ferrari ancora più moderna e - aggiunge - condividerebbe con noi la rabbia agonistica che mettiamo ogni giorno per riportare la Scuderia ai vertici".

Nel corso della carriera lavorativa, argomenta ancora Marchionne, "ho avuto la fortuna e il privilegio, di conoscere da vicino grandi personaggi del mondo della politica, dell'economia, della finanza e dell'industria. Ho conosciuto uomini che hanno avuto la forza di perseguire i propri sogni fino a realizzarli per poi trasformarli nei sogni di molti. Tutte queste persone - prosegue - condividevano una forza speciale, la capacità di vedere oltre l'orizzonte della gente comune e quella di inventare qualcosa che prima non era quasi pensabile. Enzo Ferrari entra senza dubbio nel ristretto gruppo di queste figure straordinarie, quelle alle quali nulla è precluso".

Quindi, puntualizza Marchionne, "anche per questo sono sicuro che, se fosse qui, apprezzerebbe lo sforzo che stiamo facendo per rendere la Ferrari ancora più moderna e condividerebbe con noi la rabbia agonistica che mettiamo ogni giorno per riportare la Scuderia ai vertici. Un'eredità importante quella di Enzo Ferrari - chiosa - ma che non è gravosa se viene vissuta con la stessa passione e la voglia di eccellere che ha caratterizzato tutta la vita del fondatore". 

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