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ROMA. Tangenti. Parla la moglie di Perotti: "Coincidente fortunate"

ROMA. Tangenti. Parla la moglie di Perotti: "Coincidente fortunate"
"Bravura", ma anche "coincidenze fortunate", come quella "di entrare nel mondo della politica": così Christine Mor, moglie dell'imprenditore Stefano Perotti arrestato oggi nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per le Grandi opere, spiega al figlio le ragioni per cui il padre "guadagna bene e tanto". Una vera e propria fortuna, in realtà, se si pensa che, secondo l'accusa, grazie principalmente a Ercole Incalza, avrebbe gestito appalti, attraverso gli incarichi di direzione dei lavori, "per almeno 25 miliardi di euro", come riferisce un collaboratore di Perotti in una conversazione ambientale intercettata il 28 luglio 2014. Secondo gli inquirenti, comunque, "la migliore sintesi circa la figura di Stefano Perotti è proposta dalla moglie, nella conversazione del 28 novembre 2013 intercorsa con il figlio Philippe". Questo il brano riportato nell'ordinanza. "...si è sposato a 23, a 24 ha dato la tesi, a 25 aveva appena iniziato a lavorare...come te... uguale.. e non aveva fatto un cazzo nella vita...aveva avuto tanto da suo padre ... perché aveva avuto già una casa ... il permesso di sposarsi senza guadagnare però nient'altro... per cui tu non devi pensare...'io oggi non sono come papà'... perché che tu ti devi paragonare con i soldi che fa papà è questo che sbagli Philo... perchè papà oltretutto se guadagna bene e tanto è anche perché ci sono state delle coincidenze... papà è bravo... però papà ha avuto delle coincidenze fortunate di entrare nel mondo della politica grazie a suo padre..okay?..grazie a un certo giro di politica..lavori pubblici eccetera che non è detto che in futuro sarà sempre uguale a come è stato fino adesso..''.
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