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ROMA. Cassazione: trasferito giudice, dava laute consulenze ad amica

ROMA. Cassazione: trasferito giudice, dava laute consulenze ad amica
Confermato dalla Cassazione, il trasferimento da Torino a Milano e la perdita di un anno di anzianità, per Vincenzo Toscano, giudice del Tribunale del capoluogo piemontese ritenuto 'colpevole' di aver violato il dovere di imparzialità e correttezza per aver affidato "incarichi remunerati" ad una consulente, Maurizia M., "cui era legato da vincoli sentimentali, nonché a persone da questa segnalate, liquidando compensi di molto superiori alla media di quelli liquidati agli altri consulenti". Inoltre, il giudice Toscano, come presidente di collegio - spiega la Cassazione nella sentenza 3020 depositata oggi - non si era astenuto dal trattare una causa "pur essendovi obbligato per aver dato consigli sulla controversia attraverso contatti diretti con una delle parti, e per aver in tal modo compiuto atti diretti ad arrecare a costei un indebito vantaggio, anche attraverso la rassicurazione, data alla medesima ed alla Maurizia M., che egli avrebbe operato in seno al collegio da lui presieduto per ottenere una decisione favorevole, e che anche la composizione del collegio sarebbe stata realizzata a tal fine".
Con questa decisione depositata oggi, le Sezioni Unite civili della Suprema Corte hanno convalidato quanto deciso dal Csm con pronuncia del 18 settembre 2013. Tutte le obiezioni difensive sono state giudicate "non fondate". Contro il togato sono state usate anche intercettazioni disposte in un procedimento penale.
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