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ASTI. Taglialegna morto dopo caduta pezzo salice, due condanne

ASTI. Taglialegna morto dopo caduta pezzo salice, due condanne

Cto di Torino

Il 14 marzo 2014, in un bosco nel territorio di Cerreto d'Asti, il taglialegna Petrut Samoila venne colpito dallo scheggione di un salice a cui stava lavorando, e tre giorni dopo morì all'ospedale Cto di Torino, dove era stato ricoverato. Per quell'incidente il giudice Roberto Amerio, del tribunale di Asti, ha inflitto un anno di reclusione a Franco e Gianni Balla, datori di lavoro della vittima. Il giudice, nelle motivazioni della sentenza, sottolinea che la ricostruzione dell'episodio è stata "particolarmente complessa" per la mancanza di testimoni oculari. Non ha dubbi, però, sulla responsabilità dei due imprenditori: addestramento inadeguato del lavoratore, valutazione dei rischi "scorretta" e mancata dotazione degli strumenti per la sicurezza (come il casco protettivo) sono le condotte addebitate. L'impresa dei Balla era impegnata in una attività di disboscamento e i due titolari si trovavano sul posto: Franco accatastava i tronchi con un trattore, Gianni li portava via con un autocarro. I familiari di Samoila si sono costituiti parte civile con l'avvocato Kira Vittone, che ha ottenuto una provvisionale complessiva di 60 mila euro.
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