CICLISMO. Grande festa a Settimo Torinese per il Giro d'Italia

Mancano pochi giorni e poi il Giro d’Italia farà ritorno in città. C’è attesa per il passaggio della Corsa Rosa, previsto nella giornata di domenica 31 maggio, attorno all’ora di pranzo. Per la ventunesima e ultima tappa dell’edizione 2015 del Giro, infatti, la maglia rosa e gli altri corridori rimasti in gara dopo tre settimane di fatica percorreranno la strada che conduce da Torino, Capitale Europea dello Sport 2015, a Milano, sede dell’Expo, transitando ovviamente nella città della Penna. Ai lati della strada ci si attende il pienone, perché da sempre il Giro d’Italia è amato dagli sportivi e non solo, oltre ad essere una delle competizioni sportive più conosciute a livello internazionale. L’ultima volta che la Corsa Rosa passò da Settimo Torinese fu nel 2012, più precisamente il 19 maggio, quando la maglia rosa sfrecciò sulle strade cittadine nel corso della quattordicesima tappa da Cherasco a Cervinia. Tornando ad oggi, per permettere il passaggio della carovana ciclistica in maniera sicura, le strade oggetto della corsa, nonché le vie che intersecano queste ,saranno chiuse al traffico veicolare indicativamente dalle 8.30 alle 15.00 della giornata di domenica 31 maggio. Per favorire il passaggio sarà inoltre istituito il divieto di sosta nelle vie interessate dal passaggio del Giro d’Italia che nel dettaglio transiterà in: via Regio Parco, via Raffaello Sanzio, Parco De Gasperi, via San Mauro, via Carlo Alberto dalla Chiesa, via Galileo Ferraris, via Lombardore, Cimitero comunale e via Milano. La circolazione riprenderà regolarmente solo al termine del passaggio di tutti i ciclisti per garantire la massima sicurezza sia degli atleti che del pubblico che potrà assistere al prestigioso evento sportivo. L’invito è quello di presentarsi per tempo ai lati della strada, aspettando prima il passaggio della Carovana Rosa, con i suoi gadget, e poi quello dei corridori, il più atteso senza ombra di dubbio. Si tratterà di pochi istanti, ma ne varrà sicuramente la pena, c’è da giurarci.