MOUNTAIN BIKE. Applausi per Godardi e il Team Eporace

Paolo Godardi non ce l’ha fatta. L’alfiere del Team Eporace non è riuscito a qualificarsi per la prestigiosa Race Across America (RAAM), ma si è comunque comportato alla grande nella Race Across Italy. Partendo da Silvi Marina, Godardi ha attraversato l’Italia dal mar Adriatico al Tirreno, passando per Abruzzo, Lazio, e Molise e ha scalato le salite più importanti che hanno fatto la storia del Giro d’Italia. L’eporediese si è classificato dodicesimo tagliando il traguardo in 41 ore e 7 minuti. Il primo settore di 201 km prevedeva 8 km pianeggianti e due salite importanti attorno al Gran Sasso, che sono stati percorsi con grande agilità e mantenendo un’ottima media, ben al di sopra di quella prevista per la RAAM. Il secondo settore di 150 km è iniziato con un lungo fondovalle di 80 km con vento contrario che ha impedito di mettere al sicuro la media registrata fino ad allora. Successivamente il percorso pianeggiante è proseguito fino a Nettuno, dove Godardi è arrivato ampiamente in media per la qualificazione. Il terzo settore di 150 km ha condotto i concorrenti da Nettuno ad Isernia con un percorso pressoché pianeggiante caratterizzato da nebbia e umido. Il quarto settore, decisamente il più impegnativo con quattro scalate importanti per complessivi 6000 metri di dislivello su 114 km, ha visto l’eporediese accusare una pesante crisi sull’ultima salita, al termine della quale è stato costretto ad una lunga sosta per reintegrare liquidi ed energia e questo ha compromesso la qualificazione. Nel quinto e ultimo settore (200 km con 4000 m di dislivello) Godardi ha pedalato con grande determinazione su un percorso davvero duro. Fondamentale il supporto del Team Eporace, composto da Rudi Bressan, Walter Valentini e Stefania Paglia, che ha guidato Paolo per le oltre 300 svolte previste dal roadbook e lo ha sostenuto e motivato fornendo andamenti, consigli e incoraggiamento attraverso la radio di bordo.